Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

DRAGHI CANDIDA ROMA
PER L’ EXPO DEL 2030

Roma è ufficialmente candidata ad ospitare l'Expo del 2030. Lo scrive la sindaca in carica Virginia Raggi, che conferma così il contenuto di una lettera che il premier Mario Draghi ha inviato a tutti i candidati sindaci (nella Capitale i prossimi domenica e lunedì si vota per il primo turno per l’elezione al Campidoglio), in cui ha comunicato l’intenzione del governo di candidare Roma Capitale a ospitare l’Esposizione Universale del 2030, che vede candidate anche le città di Mosca e Busan, in Corea del Sud. Per il premier Draghi, che ringrazia tutti i candidati per l’ok preliminare, “si tratta senz'altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città", per la sindaca uscente “è uno dei più importanti eventi internazionali, un evento in grado di attrarre investimenti, proporre al mondo grandi progetti di innovazione e di rilanciare il lavoro e l'economia di tutta l'Italia”. “Ringrazio il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – continua Raggi - che hanno creduto nella solidità della candidatura di Roma. Si tratta di un progetto partito due anni fa che si è sempre più consolidato grazie al contributo di tutti gli attori istituzionali e privati”.

Roma non ha mai organizzato una Esposizione Universale, nonostante abbia un quartiere, l’Eur, il cui acronimo è appunto “Esposizione Universale Roma”, che venne pensato e realizzato proprio per ospitare l’edizione del 1942, poi saltata a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Per la Raggi “si tratta di un particolare motivo di orgoglio perché supera il racconto di una città dove non si possono fare le cose, anzi è la dimostrazione che a Roma si può fare tutto e anche meglio”. L'agenzia internazionale di rating Standard&Poor's, quest'anno, ha cambiato l'outlook (le prospettive di sviluppo) di Roma facendolo passare da negativo a stabile: è un segnale importante perché significa dire agli investitori che conviene puntare su Roma e, di conseguenza, vuol dire più impegno di spesa e più lavoro per Roma e per l'Italia.

(© 9Colonne - citare la fonte)