CROCODILE ROCK: "TUTTO CIÒ CHE UNISCE MUSICA E ANIMALI"
Dal 5 novembre sarà in libreria e negli store digitali “Crocodile rock – storie, aneddoti, curiosità e tutto ciò che unisce musica e animali” (Hoepli), la nuova opera editoriale dello scrittore e giornalista musicale Ezio Guaitamacchi e del musicista e scrittore Antonio Bacciocchi, che per la prima volta raccoglie in un libro tutti i legami esistenti tra il mondo della musica e quello degli animali. Il libro è disponibile in pre-order al seguente link: https://www.hoepli.it/libro/crocodile-rock/9788820399115.html. Ricco di immagini e illustrazioni, “Crocodile rock” è impreziosito dalla testimonianza di Laurie Anderson, musicista e regista statunitense autrice del film “Heart of a dog” (2015), dedicato alla sua cagnolina Lolabelle.
All’interno del volume Ezio Guaitamacchi e Antonio Bacciocchi analizzano come all’origine del suono ci sia il mondo animale e soprattutto come, attraverso storie, aneddoti e curiosità su canzoni, album e band che hanno fatto la storia, il mondo del pop-rock sia stato catturato dal fascino “bestiale” di cuccioli, belve feroci, insetti, serpenti o volatili. Nella prima sezione del libro, con la supervisione del musicista e ricercatore Walter Maioli, si analizza il rapporto tra musica e natura e si spiega come l'uomo abbia imparato a parlare, cantare e suonare imitando voci e ritmi del mondo animale, per poi proseguire analizzando band e artisti, italiani e internazionali, che hanno scelto di utilizzare come nome d’arte quello di un animale e quindi giungere al racconto di album e canzoni ispirati al mondo animale. “Crocodile Rock” racconta inoltre i rapporti tra le rockstar e i loro cuccioli, descrive le varie organizzazioni animaliste supportate dalle star della musica e il loro schierarsi contro il consumo di carne e svela un mix di curiosità e stranezze riguardante il connubio animali e musica che lascerà il lettore impaziente di saperne di più. Dalla curiosa vicenda dei "Ragni di Marte" al cagnolino che salvò la vita di Dolly Parton, dalla genesi "rock" di Greenpeace al vegetarianismo di Paul McCartney, dai gruppi metal che hanno un pappagallo come cantante ai latrati di Seamus in un brano dei Pink Floyd, “Crocodile Rock”, si rivela anche una preziosa e divertente fonte di aneddotica e di curiosità.
GLI AUTORI. Ezio Guaitamacchi, musicologo, musicista ed entertainer, è un decano del giornalismo musicale. Ha pubblicato e diretto riviste specializzate, scritto e condotto programmi radio-tv, ideato centinaia di spettacoli di racconti, suoni e visioni, inventato rassegne e festival, diretto Master e seminari. Ha scritto più di 20 saggi su rock e dintorni. Dal 2014 dirige la collana musicale di Hoepli. Nel 1990-91 ha creato il festival “Musica& Natura” ed è stato membro del consiglio direttivo di Greenpeace Italia. I suoi cagnolini (Dylan, Joni e Taylor) vanno pazzi per il rock.
Antonio Bacciocchi, scrittore, musicista e blogger, è stato il batterista di Not Moving, Link Quartet e Lilith, incidendo una cinquantina di dischi e calcando alcuni tra i più prestigiosi palchi italiani, europei e americani in apertura dei concerti di Clash, Iggy and the Stooges, Manu Chao, ecc. Ha scritto una quindicina di saggi musicali e, da tempo, cura un blog di musica e cinema. Collabora con quotidiani e periodici come critico musicale e lavora per RadioCoop. Da oltre 30 anni convive con diversi cani lupo, l’ultimo dei quali si chiama Grimm.
"AMMA CUCENÀ" DI VALERIA DI MEGLIO
"Amma cucenà" è un imperativo categorico che negli anni si è tinto di malinconia e ironia, un’espressione corale, soprattutto femminile, dell’isola di Procida. Le procidane sono cambiate nel tempo, ma hanno sempre cercato di mantenere tenacemente la loro profonda identità insulare. Com’è cambiato invece il senso del dovere legato a quell’espressione? Cosa resta della fortissima identità procidana quando si va oltre i limoni, le alici, il coniglio e tutto il ben di Dio da sempre associato alla cucina di Procida? "Amma cucenà", saggio di Valeria Di Meglio pubblicato da Edizioni Estemporanee) attraversa le onde di questi interrogativi aggrappandosi a una zattera di ricordi, tradizioni, ingredienti e ricette caserecce, di una cucina principalmente povera, proponendo uno stimolante sguardo a 360 gradi su Procida e su quello che le arriva dal mondo. Non mancano, come segno di resistenza ai mutamenti spazio-temporali e come marchio più autentico dell’identità insulare, incursioni in lingua procidana.
L’AUTRICE. Valeria Di Meglio, (Napoli, 1978) si è laureata in Lingue e Letterature straniere a Napoli, per poi proseguire gli studi a Lisbona, con un master sulla letteratura portoghese contemporanea incentrato sull’autobiografia. Nel 2006 ha tradotto e pubblicato per la casa editrice Azimut il romanzo Lunario di Al Berto. Vive tra Procida e Lille, in Francia, dove lavora nel settore dell’attualità sportiva. Dal 2017 collabora col dipartimento di Portoghese dell’Università di Lille. Nel 2019 ha creato il blog www.ammacucena.it, per condividere la sua passione per la scrittura e la cucina attraverso ricette e aneddoti, perpetuando i sapori di Procida e il dialetto dell’isola che considera sua lingua materna.
GIGI PROIETTI, ARCHEOLOGIA DELLA RISATA
Ad un anno di distanza dalla morte di uno di più grandi mattatori del Teatro italiano, è in uscita "Gigi Proietti. Archeologia della risata", il libro a lui dedicato, promosso dall’Associazione Culturale Centro Studi di Psicologia dell’Arte e Psicoterapie Espressive APS, che, oltre a diffondere la cultura, promuove il benessere psicofisico attraverso le arti. Il libro, al quale i curatori lavorano dal novembre 2020, rendendone partecipe la moglie, compagna di una vita, è edito dall’editore Sillabe in collaborazione con Opera Laboratori, a cura di Paola Dei e Franco Mariotti con la prefazione di Nicola Borrelli, e contiene contributi di attori, registi, persone che hanno lavorato con lui e lo hanno apprezzato, oltre a critici, accademici, estimatori del mondo teatrale e cinematografico. Un caleidoscopio di colori e suoni per un tutto che vale più della somma delle singole parti. Fra i personaggi che hanno preso parte al ricordo del grande Maestro dello spettacolo troviamo Enrico Vanzina, Matteo Garrone, Adriano Amidei Migliano, Massimo Wertmüller, Pino Quartullo, Cloris Brosca, Gianfranco Jannuzzo, Susanna Schimperna, Vince Tempera, Olimpio Riccardi, Luisa De Santis, Paila Pavese, Manuela Kustermann, Cristiana Paternò di Cinecittà News, Stefano Reali, Giancarlo Scarchilli, Francesco Grifoni intervistato da Marino Demata, Emiliano Mazzenga, Andrea Canali di ANICA e il Direttore dei Teatri di Siena Alessandro Benvenuti. Da segnalare anche i sonetti di Enrico Montesano e di Pierfrancesco Favino e una intervista di Gloria Satta ad Alessandro Gassmann per “Il Messaggero”. Inoltre, arricchiscono il libro i contributi di Giulio Baffi, Presidente dell’Associazione Nazionale Critici Teatrali, Franco Montini, Presidente dell’Associazione Nazionale Critici Cinematografici, Valerio Caprara, Paola Tassone di TSN, Massimo Nardin, Alma Daddario, Fabio Melelli, Giovanni Curtis, Gerry Guida, Antonella Lomonaco, Leila Tavi, Lucia Bruni, Ugo Baistrocchi, Sergio Cassella, Maurizio Lozzi, Eliana Lo Castro Napoli, Flavio De Bernardinis, Paolo Micalizzi. Le immagini sono state realizzate da artisti dell’Associazione ALI: Mauro Baroncini, Silvia Caramelli, Lorella Consorti, Paola Dei, Emanuela Degan, Grazia Di Napoli, Marilena Marisi, Elena Maggiulli, Federico Mei, Elena Migliorini e da Maria Pina Costanzo, oltre che dal maestro Antonio Sodo e riflettono pienamente l’anima ed il carattere del grande attore che ha reso universale la sua romanità. Il maestro Antonio Sodo, che in passato ha creato un'opera dedicata a Mariangela Melato, ha di recente realizzato un busto con l'intenzione di donarlo al Globe Theatre di Roma. Il libro, che è stato inviato prima della stampa alla famiglia che lo ha apprezzato, verrà inoltre donato alla Fondazione istituita a suo nome.
“Devo dire che è stata una impresa titanica: – dice Paola Dei, una dei curatori – fare interviste, inserire i meravigliosi disegni realizzati da ALI al posto delle classiche foto, trovare una casa editrice che sapesse valorizzare l’aspetto artistico, contattare tutti gli attori e la famiglia, ritrovare testimonianze di politici e attori che avevano lavorato con lui. Ma il grande Gigi è stato capace di farci sorridere anche dal cielo. Risate celesti che ho voluto ricordare commentando la miniserie Tv Preferisco il Paradiso. Una delle più belle interpretazioni di Gigi Proietti dedicata al Santo della Gioia, San Filippo Neri. Ho conosciuto Proietti a Siena negli anni ’80 al Teatro dei Rinnovati, aveva una vestaglia di raso nero con un Topolino colorato davanti, pochi giorni dopo aver visto Vittorio Gassman e Alessandro Gassmann in Affabulazione di Pier Paolo Pasolini. Fecero il pienone per tutte le repliche e, da allora, sono diventata una loro fervente ammiratrice”. Con A me gli occhi, please, uno dei più acclamati one man show, Gigi Proietti rinnovò lo spettacolo italiano. Dal 2 novembre, anniversario di morte e nascita di questo indimenticabile Protagonista del Teatro che ha elargito sorrisi e risate a piene mani, il libro sarà disponibile in anteprima sul sito della casa editrice (www.sillabe.it) e, a seguire, in tutte le librerie italiane.
"GIUSINA IN CUCINA – LA SICILIA È SERVITA”
È disponibile in tutte le librerie e store digitali “Giusina in cucina – La Sicilia è servita” (Cairo Editore - https://amzn.to/3EgMPCb), il primo libro di ricette di Giusi Battaglia, che ancor prima della pubblicazione ufficiale è entrato nella top10 dei libri di cucina più venduti in pre-order. La storia di Giusi Battaglia, per tutti Giusina, racconta un vero e proprio caso che lo scorso anno ha coinvolto il web e la tv e ora si appresta a stupire il mondo dell’editoria: durante il primo lockdown che ha messo in ginocchio tutto il mondo, Giusina come tanti ha passato molte ore a preparare piatti gustosi e appaganti per la sua famiglia, legati soprattutto alla sua terra di origine: la Sicilia. Grazie a una foto dei suoi sfizi di rosticceria pubblicata sui social network, ha ricevuto un invito da parte del direttore di Food Network a realizzare un piccolo format. È nato così “Giusina in cucina”, il primo programma televisivo realizzato solo con l’utilizzo di due cellulari, che ad oggi è entrato di diritto all’interno del palinsesto fisso di Food Network, visto il grande successo di ascolti che ha visto centinaia di migliaia di telespettatori appassionarsi ogni sabato alle ricette proposte da Giusina. È attualmente in onda la quinta edizione del programma, ogni sabato alle 15:45 su Food Network (canale 33 DTT). “Giusina in cucina – La Sicilia è servita” è un excursus all’interno del mondo culinario di Giusina e in particolare nella sua amata Sicilia. Ricette palermitane, ma non solo: tutta la storia enogastronomica di questa splendida regione viene ripercorsa all’interno di 208 pagine da Giusina, che presenta antipasti, primi piatti, secondi, lievitati e dolci. Si va dalla caponata alle arancine, dallo sfincione alla rosticceria, dai buccellati alla cassata al forno. E ancora briosche, pasta con i tenerumi, anelletti alla palermitana, involtini di carne e pesce spada, cassata al gelo di anguria, cannoli. La cucina di Giusina è semplice, ma ricca d’amore, racconta una storia, quella di un territorio ricco di preziosissime materie prime, che danno vita a gustosissime ricette. Racconta anche la storia di Giusi, siciliana trapiantata a Milano, dove vive da molto tempo e dove si occupa, in qualità di Senior Press Officer, della sua agenzia di comunicazione. Da buona siciliana, non ha mai abbandonato la passione per la cucina e ha sempre condiviso sui social alcune delle sue ricette. I suoi piatti riscuotono un vero successo tra i suoi follower; ciò l’ha portata, durante il primo Lockdown, a ricevere una proposta del tutto inaspettata dal Gruppo Discovery. Realizza un nuovo format per Food Network: «Giusina in cucina, gusto e tradizione palermitana», in cui porta tutto il calore e il gusto della sua amata Sicilia. Al momento è in onda la quinta edizione del programma che la vede protagonista ogni sabato su Canale 33, a seguito dello spin off estivo « Giusina in cucina Seacily edition» girato tra le splendide isole di Favignana e Ustica.
"IL MEDICO CHE ASCOLTA. SUL SENTIERO DELL'ANIMA" DI GIANNI SQUILLANTE
E' uscito in libreria "Il medico che ascolta. Sul sentiero dell'anima", saggio del dottor Gianni Squillante che, attraverso la ricerca e l'ascolto dell'altro, segue un percorso tra psicoanalisi, filosofia e medicina "alternativa". Un buon discepolo di Jung segue il suo consiglio di non essere junghiani, ma di sviluppare ulteriormente quello che è stato il suo lavoro. Da questa premessa nasce questo saggio, che si apre alle infinite vie dell'animo umano e ai molteplici e complementari sentieri che il Medico in ascolto percorre per raggiungerlo e prendersene cura. È così che l'agopuntura, la medicina, quella omeopatica e quella tradizionale, la terapia psicoanalitica, costituiscono il mezzo che conduce il paziente in profondità, e, quando necessario, sulla strada della guarigione. Gianni Erminio Squillante (Monteleone Sabino 1949) si è laureato all'età di 25 anni in medicina e chirurgia a Roma. Ben presto attratto dall'approccio sostanzialmente diverso e più coinvolgente delle medicine cosiddette "alternative", studia e si specializza in omeopatia ed agopuntura presso l'Istituto di Medicina Omeopatica di Roma, dove inizia la sua attività di terapeuta, tutta dedita non a curare le "malattie", ma a curare i "malati", conformemente alla visione che pone l'uomo, nella sua inscindibile interezza di soma e psiche, al centro della sua sfera di interesse. Logica conseguenza di queste premesse ed ulteriore passo in avanti verso la ricerca delle cause profonde del mal-essere che affligge la vita di troppe di persone di questo nostro tempo, è stato il dedicarsi anche alla psicanalisi, attività che da anni svolge con la consapevolezza di chi alla dottrina della scuola di stile occidentale affianca la profonda conoscenza pratica dei principi dell'energetica che derivano dalla medicina cinese tradizionale. Uomo di grande curiosità culturale e vero divoratore di libri, è poco conosciuto dal grande pubblico dei lettori a causa della sporadica attività pubblicistica, da sempre limitata dall'intensa attività professionale. Si ricordano comunque le sue collaborazioni, in qualità di co-fondatore, ai Quaderni Dalla parte dell'uomo dal 1981 al 1989, La medicina del confine, libro pubblicato nel 1992 e I racconti dell'Anima, raccolta che fonde, con straordinaria originalità, prosa e poesia nel narrare le vicende del quotidiano. Nel 1996 riceve un premio dall'Associazione "Il Tempo Ritrovato" per una breve raccolta di poesie. Nel 2005 pubblica i quattro volumi del saggio "Sentieri non opere". La sua esperienza come terapeuta, medico omeopata, agopuntore lo porta oggi a pubblicare questo saggio. Oggi in seguito ad anni di esperienza come terapeuta, medico omeopata, agopuntore e studioso pubblica per Terre Sommerse questo saggio
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