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direttore Paolo Pagliaro

SONO 992MILA I DATORI DI LAVORO DOMESTICO (+8,5%)

Il terzo Rapporto annuale Domina sul lavoro domestico, fotografa per la prima volta la situazione dei datori di lavoro domestico in Italia. Nel 2020 sono stati 992 mila, in aumento rispetto all'anno precedente (+8,5%). Aggiungendo la componente irregolare, si superano i 2,3 milioni di famiglie coinvolte. Per quanto riguarda la nazionalità del datore di lavoro, il 94,9% è italiano. Gli stranieri comunitari rappresentano il 2,4%, mentre gli extra Ue il 2,6%. Le donne rappresentano il 57,1% dei datori di lavoro, anche se nell’ultimo anno gli uomini hanno registrato un aumento lievemente maggiore (+9,4%, contro +7,8% delle donne). Il Rapporto affronta l’analisi dei datori di lavoro per fascia d’età: le due classi più rappresentate sono quella sotto i 60 anni (31,5%) e quella sopra gli 80 (35,9%). In questo caso, si può ipotizzare che la prima fascia sia caratterizzata prevalentemente da rapporti di colf o baby sitter, mentre la più anziana da rapporti di badante (anche se, va ricordato, non sempre il datore di lavoro coincide con il beneficiario della prestazione). I dati dell’Osservatorio Domina indicano che tra i datori di lavoro, oltre un terzo si concentra in Lombardia e nel Lazio (complessivamente il 34,7%). La componente femminile è mediamente del 57,1%, con un range che varia tra il 52,5% (Veneto) e il 67,0% (Sardegna). Nell’ultimo anno, in tutte le regioni italiane si è registrato un aumento del numero di datori di lavoro domestico. L’incremento varia tra il +3,1% del Lazio ed il +21,0% della Basilicata, mentre la media nazionale si attesta a +8,5%. Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina, commenta che il Rapporto “conferma il primato del Contratto collettivo di categoria con più datori di lavoro regolari. Seguono il Terziario con 785 mila e Meccanici con 211 mila”.

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