Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

I Maneskin al mitico Coachella Festival

Musica
Concerti, dischi, biografie, tributi e novità dalla Rete. Lo "Speciale musica" si snoda lungo il variegato mondo del rock e del pop attraverso personaggi, sonorità e aneddoti "unici nel loro genere". Ogni settimana vengono pubblicate le notizie riguardanti gli artisti italiani e stranieri, dai mostri sacri alle giovani promesse nate nei talent show. Un servizio che consente di essere sempre aggiornati sulle hit del momento e sulle star immortali.

I Måneskin annunciano la loro partecipazione ad uno dei più iconici  festival del mondo: il Coachella, nelle date di domenica 17 e 24 aprile. Si esibiranno  a fianco dei più importanti artisti internazionali come Harry Styles, Billie Eilish,  Ye, Swedish House Mafia. La band porterà live le sonorità dell’album “Teatro d’Ira -  Vol. I” (certificato disco di platino e con oltre un miliardo di ascolti su Spotify)  nel corso dell’estate 2022, con una tournée che li vedrà protagonisti dei più importanti festival europei e del mondo - oltre al Coachella -, come il Rock in Rio, il Rock Am Ring, il Reading & Leeds Festival e il Lollapalooza. Ulteriori date saranno annunciate presto. Con 6 dischi di diamante, 133 platino e 34 oro a livello globale e quasi 4 miliardi di streaming su tutte le piattaforme digitali, Victoria, Damiano, Thomas e Ethan sono gli italiani più ascoltati al mondo su Spotify nel 2021, anno che li ha visti protagonisti di numerosi successi, dal primo posto al 71° Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest con il brano “Zitti e buoni” (cinque dischi di platino, contenuto nell’album “Teatro d’Ira - Vol. I”) fino al premio “Best Rock” agli MTV EMAs, la prima vittoria di un artista italiano in una categoria internazionale, la doppia nomination ai BRIT Awards come “International Group” e "International Song” e l’inclusione di “I wanna be your slave” (triplo disco di platino) nella “Top 10 Tracks of 2021” secondo BBC.

 

TUTTO L'UNIVERSO DI GIOVANNI TRUPPI DISPONIBILE A FEBBRAIO

Esce il 4 febbraio in Cd e su tutte le piattaforme digitali per Virgin Records/Universal Music Italia "Tutto L’universo", un’antologia che racchiude l’essenza artistica di Giovanni Truppi e dei suoi dieci anni di musica.ì Se quello che Giovanni Truppi ama fare è “immortalare attimi facendone canzoni”, "Tutto L’universo" è un disco che si può leggere – o guardare – come una serie di fotografie che insieme tratteggiano a contorni netti il profilo del loro autore. Scelte tra le più rappresentative tra quelle pubblicate nell’arco di un decennio nei quattro album di inediti, le quattordici canzoni contenute in Tutto L’universo affiancano e quasi circondano musicalmente "Tuo padre, mia madre, Lucia", il brano presentato dal cantautore napoletano al 72esimo Festival della Canzone Italiana. Scritta con la complicità dei suoi due più fidati partner musicali – Marco Buccelli e Giovanni Pallotti – insieme a due firme d’eccezione della canzone italiana, Gino De Crescenzo “Pacifico” e Niccolò Contessa (deus ex-machina della band rivelazione indie I Cani), "Tuo padre, mia madre, Lucia” è il brano iniziale dell’album e al tempo stesso il suo ideale finale, facendo da apripista per un futuro album di inediti. E se il brano che apre il disco è l’ultimo in ordine cronologico, a chiuderlo non può che esserci “Scomparire”, l’unico estratto dall’album d’esordio del 2010, "C'è un me dentro di me" (2010, CinicoDisincanto), in assoluto il suo lavoro più esposto in quanto a emotività e “classico” dal punto di vista della scrittura. Tra questi due estremi viaggiano altre tredici canzoni che, intrecciandosi tra loro, restituiscono il senso del tempo e del percorso artistico in costante ricerca ed evoluzione svolto in oltre un decennio da Giovanni Truppi. Un viaggio musicale vario, capace di attingere da linguaggi diversi come il jazz, il rock, il punk e la canzone d’autore, unendoli a un’inventiva metrica che nel canto spesso comprime e allunga le sillabe per meglio disporle tra le maglie dell’armonia. Il percorso straordinario – in quanto fuori dall’ordinario - di uno dei più autentici parolieri del nostro tempo, oltre che eccellente musicista e carismatico performer.

 

SVELATO IL CAMOUFLAGE DI DITONELLAPIAGA

Nascondere per svelare. Camuffarsi in molteplici personaggi per raccontarsi. A sé stessi e al mondo. Anticipato dal singolo "Non ti perdo mai" scritto con Fulminacci è uscito in digitale, e il 4 febbraio in versione cd album digipack e in vinile limited edition numerata e colorata, Camouflage, il nuovo disco di Ditonellapiaga per Dischi Belli/BMG Italy. L’album dell’artista romana arriva dopo una serie di folgoranti singoli e due EP: Morsi e la sua variante in chiave elettronica d’autore Morsi remix. Il nu-soul e l’R’N’B, la grande tradizione della canzone italiana e i frenetici ritmi latin, le virate psichedeliche e le molteplici traiettorie della musica elettronica, tracce nascoste di cocktail music e chanson d’amour. L’ironia – a tratti anche feroce – e la malinconia, spesso struggente. La solarità raggiante e il buio delle notti urbane. Il romanticismo che toglie il respiro e il cinismo pregno di black humor. È questo il composito (a dir poco) universo espressivo di Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga, tenuto insieme da un’anima che ha il respiro del più elegante e sofisticato pop internazionale, da una sincerità profonda e, soprattutto, da una voce intensa, dal timbro inconfondibile, capace di spingersi fino alle più ardite evoluzioni, degne delle grandi interpreti jazz. Un talento che le consente di stare a suo agio sia sul palco di un night club newyorkese che su quello di un grande festival pop o di un club votato alla musica indie. E se c’è anche da rappare, Ditonellapiaga non si tira indietro e stupisce anche su questo fronte, dimostrando un eclettismo fuori dal comune e una versatilità naturale, frutto di anni passati nel fervido ambiente delle jam session capitoline e del sound del duo bbprod che la accompagna fin dal suo esordio.

 

 DAL 21 GENNAIO "LA MIA PATRIA ATTUALE" DI ZAMBONI

"Patria non è parola leggera. Contiene in sé anche il mascheramento delle diseguaglianze, l’esercizio della violenza in difesa di interessi personali o di casta. Ma Patria è ciò che abbiamo, che siamo, presenza immateriale che giustifica l’essenza profonda dei popoli. Perché allora è così difficile pronunciare questa parola per la lingua italiana? A questa domanda sono dedicate le dieci canzoni dell’album". Anticipato da Canto degli sciagurati e Gli altri e il mare, La mia Patria attuale è il nuovo disco di Massimo Zamboni, fuori il 21 gennaio per Universal Music Italia. L’album esce in digitale, in cd e in vinile ma anche in un’edizione speciale per Librerie Coop, sia nella versione CD box che vinile colorato, contenente scatti fotografici e scritti inediti di Zamboni.  Prodotto da Alessandro “Asso” Stefana, storico chitarrista di Vinicio Capossela e qui in veste anche di polistrumentista (chitarre, bouzouki, pianoforte, mellotron, organo…), La mia Patria attuale arriva a più di dieci anni di distanza dall’ultimo progetto solista di Zamboni. Per l’occasione, il musicista e scrittore emiliano ha chiamato a raccolta alcune vecchie conoscenze come Gigi Cavalli Cocchi, Simone Beneventi, Cristiano Roversi e Erik Montanari, già al suo fianco in alcuni dei progetti musicali speciali di questi ultimi anni.

 

VINCENZO INCENZO, FUORI OVUNQUE IL SECONDO SINGOLO "CIAO REPUBBLICA"

Da venerdì 14 gennaio è in radio, sulle piattaforme streaming e in digital download “Ciao Repubblica” (Verba Manent / distribuzione Artist First), un brano definito da Vincenzo Incenzo “schierato e resiliente”. Dopo il grande successo di “Pornocrazia” arriva il secondo singolo del cantautore che anticipa il nuovo album di inediti “Zoo”, in uscita prossimamente. Mentre sale la tensione e fervono i preparativi per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, arriva il saluto appassionato e struggente di Vincenzo Incenzo all’Italia, scritto sotto il cielo di una Roma notturna e incantevole. Il cielo della capitale si trasforma per una notte in un tribunale supremo che mette alla sbarra le incongruenze e le colpe del nostro Paese, oltraggiato da stragi, corruzione, depistaggi, calpestato insieme alla sua meravigliosa Costituzione eppure ancora in piedi.  Nella notte di Ciao Repubblica passano come comete battaglie sociali, cortei di ragazzi, piazze colme di gente, l’ultimo discorso di Aldo Moro, espressioni brucianti di una passione identitaria che non vuole morire. Il brano, un R&B rivisitato con componenti elettroniche e una sezione d’archi, presenta un coro di donne impegnate nella lotta per i diritti civili. Il suono è stato elaborato da Jurij Ricotti (Eminem, Ariana Grande, Bocelli) per poter garantire con nuove tecnologie una fruizione immersiva in cuffia più elevata rispetto agli standard, mantenendo le dinamiche naturali degli strumenti.

(© 9Colonne - citare la fonte)