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Emigrazione, l'entroterra calabrese punta sul turismo delle radici

Roma, 11 mar - “I punti di forza del territorio in cui vivo, San Marco Argentano, un borgo dell’entroterra della provincia di Cosenza di circa 7400 abitanti, sono diversi. Ci sono le bellezze storiche, artistiche e architettoniche, il grande patrimonio naturalistico e le montagne che circondano la nostra città, che ha una storia prestigiosa e significativa. Vi è soprattutto una ricchezza che ancora sopravvive solo in poche realtà: è quella di aver mantenuto tradizioni e usanze che appartengono al passato. Tutte attività che attraggono molto i turisti delle radici, che hanno sentito raccontare dai loro antenati le storie legate a questi eventi”. Lo afferma a 9Colonne il sindaco di San Marco Argentano (Cosenza), Virginia Mariotti, intervistata a margine della XV edizione delle “Giornate dell’Emigrazione”, alla Camera dei deputati. “L’economia del territorio – prosegue il sindaco - è prevalentemente agricola, ma vi sono anche delle piccole realtà industriali e produttive. Tutto si svolge in un clima sereno, un’ambiente incontaminato che incoraggia anche le passeggiate, tipiche del turismo lento. L’accoglienza del popolo calabrese, che anche nella città di San Marco è particolarmente viva, rappresenta senz’altro un valore e un punto di forza notevole”. Il territorio punta ad attrarre quindi “chi vuole trascorrere dei giorni sereni immersi nella natura, ma anche a chi da lontano vuole tornare per rivivere i racconti che sono stati tramandati dai nonni, dai bisnonni e dai genitori. C’è ancora di che emozionarsi, c’è ancora tanto da vedere e da scoprire e tante tradizioni che sopravvivono, proprio perché il popolo calabrese è molto legato ad esse”, conclude Mariotti. (PO / Par)

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