di Paolo Pagliaro
Dal primo aprile finisce ufficialmente lo stato d’emergenza, a differenza della pandemia che ha un calendario diverso da quelli ministeriali. Tutti i sondaggi – da quello di Demopolis a quello che il Censis ha svolto per Janssen Italia - ci dicono che uno dei lasciti di questa stagione è la richiesta che alla sanità vengano destinati più risorse, più personale, più posti letto e più servizi. Il 93% degli italiani pensa che la spesa pubblica rappresenti un investimento e non un costo quando serve a promuovere innovazione e ricerca, dai farmaci all'uso intelligente dei dati.
Su questo fronte non mancherebbero le buone notizie che però, oscurate da guerra e pandemia, faticano a bucare lo schermo. Una – forse la principale - viene da Napoli, dove l’Università Federico II ha annunciato che in autunno a Scampia, una delle zone più critiche della città, verrà inaugurata la nuova facoltà di Medicina del territorio. I sette piani dell’edificio disegnato dall’architetto Vittorio Gregotti e portato a termine dai suoi collaboratori accoglieranno quattromila studenti, un’aula magna da 500 posti, laboratori, centri di ricercai e soprattutto diversi ambulatori collegati al Policlinico e aperti ai cittadini.
Quando a Napoli si iniziò a parlare di questo progetto, Antonio Bassolino era il presidente della Regione e Rosa Russo Iervolino il sindaco. Ci sono voluti quindici anni ma ora sta per realizzarsi il sogno di una Scampia liberata dai fantasmi di Gomorra e popolata di studenti, medici e ricercatori. In settembre ci sarà un’inaugurazione festosa con una madrina nata nel quartiere e lì molto amata, Zeudi Di Palma, studentessa di sociologia e Miss Italia 2021.