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direttore Paolo Pagliaro

Musk e la pseudo
rivoluzione

Musk e la pseudo <br> rivoluzione

di Paolo Pagliaro

Di fronte all’ondata di incontenibile retorica per i 44 miliardi dollari che hanno consentito a Elon Musk di aqcuistare Twitter, occorre innalzare qualche barriera per evitare di essere travolti. Opportunamente, il sito di cultura fattuale truenumbers ci ricorda che gli italiani iscritti ai social sono quattro su dieci, e certo non tutti frequentano Twitter. Hanno un proflo 12 milioni di persone, età media 32 anni, tempo trascorso su Twitter 3 minuti e 39 secondi per ogni sessione, qualche sessione al giorno, non esattamente un impegno a tempo pieno.
Elon Musk ha detto che intende scrivere un’ altra goriosa pagina di storia della rivoluzione digitale. In un testo Laterza intiolato “L’ultima ideologia” il professor Gabriele Balbi mette radicalmente in discussione la narrazione secondo cui sarebbero i Musk gli eroi del nostro tempo. La rivoluzione digitale - dice Balbi – ci ha regalato nuove opportunità ma non è affatto rivoluzionaria, Lo fu semmai, nel Novecento, la costruzione delle princiali reti di trasporto, dell’elettricitià, del gas, dei telefoni, delle opere idriche e fognarie. Queste reti, più che le reti di computer, sono state in grado di trasformre l’esistenza e le abitudinii delle persone.
Si potrebbe aggiungere che la retorica della rivoluzione digitale rivela tutta la sua fragilità in queste settimane plumbee, con le città devastate dagli stessi cannoni e le stesse armi che già le misero a ferro e fuoco ottant’anni fa. La rivoluzione digitale serve semmai a prendere meglio la mira.

(© 9Colonne - citare la fonte)