fenomeni di abuso e di violenza ci cui sono vittime i più giovani. Dobbiamo anche aiutare i ragazzi a saper riconoscere gli abusi di cui sono vittime, saper dare a questi un nome, dare loro i luoghi protetti dove poter chiedere aiuto, in cui poter cominciare un percorso di soluzione”. Così la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, intervenuta a margine della presentazione al governo da parte di Terres des Hommes di alcune proposte per una riforma normativa capace di rendere più efficace la difesa dei minorenni dalla violenza online. all’indomani dell’accordo politico sul Digital services act. “Accanto a questo – aggiunge - c’è da fare una grande azione di carattere educativo, informativo e formativo nei confronti certamente dei più piccoli, ma più in generale coinvolgendo tutta la rete educativa. Servono insegnanti preparati e competenti nel saper individuare questi fenomeni e nel saper dare ai ragazzi gli strumenti adeguati per poterli affrontare”. Bonetti sottolinea poi come altrettanto serva “una formazione nell’ambito delle famiglie e attivare una nuova alleanza - ed è quello che il nuovo Piano nazionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedo-pornografia sta facendo - tra tutti i soggetti coinvolti: forze dell’ordine, mondo educativo-formativo ma anche gli stessi ragazzi sono protagonisti, in quanto loro stessi hanno contribuito a scrivere questo piano e saranno coinvolti nel costruire azioni di coinvolgimento e di promozione di nuova cultura della sicurezza nel web nei confronti delle nuove generazioni”. “Nel piano – aggiunge la ministra - abbiamo individuato la necessità di lavorare soprattutto sulla tracciabilità e l’identificazione dei colpevoli delle azioni di abuso, quindi una verifica puntuale dell’identità di chi agisce nel web, ma anche un accesso e una selezione davvero sicuri e verificati nei confronti dei minori”. (PO / Roc) ////