attraverso strumenti normativi certamente ma riteniamo che ciò vada fatto principalmente attraverso la prevenzione, perché quando il danno è fatto è poi difficile rimediare”. Così Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, a margine della presentazione al governo da parte di Terres des Hommes di alcune proposte per una riforma normativa capace di rendere più efficace la difesa dei minorenni dalla violenza online. all’indomani dell’accordo politico sul Digital services act. “E come si può proteggerli? Con una serie di campagne di sensibilizzazione in cui l’educazione al digitale deve riguardare i ragazzi ma anche gli adulti di riferimento – continua il Garante - In queste campagne i ragazzi devono essere coinvolti, perché credo che il messaggio arrivi loro forte e chiaro quando proviene dai ragazzi stessi: penso al fenomeno di Greta Thunberg, non credo che il suo messaggio avrebbe avuto tutto quel successo se non fosse stato lanciato da una ragazzina che gli adolescenti hanno sentito vicina. Allora i ragazzi, sensibilizzati, devono a loro volta diventare parte attiva in questa campagna di educazione al digitale” conclude Garlatti. (PO / Roc) ////