Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

AZOVSTAL, 1.730 ARRESI
UE, C'E' L' ACCORDO
SULLE RISERVE DI GAS

AZOVSTAL, 1.730 ARRESI <br>UE, C'E' L' ACCORDO <br>SULLE RISERVE DI GAS

La guerra in Ucraina giunge oggi all’85esimo giorno e ancora una soluzione negoziale alla crisi appare quanto mai distante. Sia Mosca che Kiev hanno del resto ammesso che le trattative sono di fatto ferme, anche se è prevista una riunione del “gruppo di contatto” di cui fa parte anche l’Onu per la discussione di alcuni aspetti in tema di salvaguardia dei civili. Ma a parte questo la situazione è tutt’altro che incoraggiante. Ieri a rendere la tensione ulteriormente alta l’espulsione dalla Russia di decine di diplomatici italiani, francesi e spagnoli. I nostri, in particolare sono 24.
Per il premier Mario Draghi, che ha incontrato l’omologa finlandese Senna Marin, ha sottolineato che la decisione russa rappresenta “sicuramente un atto ostile, anche verso l’intera Unione europea, ma è anche in risposta alle nostre decisioni di alcune settimane fa. Quanto accade però non deve farci chiudere i canali diplomatici, che devono restare aperti”. Draghi ha inoltre ribadito il sostegno italiano all’ingresso nella Nato della Finlandia, che proprio ieri, assieme alla Svezia, ha ufficialmente presentato a Stoltenberg la domanda di adesione. Ed anche se la Turchia continua ad opporsi, chiedendo la consegna di una trentina di membri della resistenza curda, considerati da Ankara terroristi, Washington – che sempre ieri ha riaperto la propria ambasciata a Kiev dopo tre mesi di chiusura - si dichiara “fiduciosa”. (19 mag – deg)

18.39 - BIDEN ACCOGLIE NELLA NATO SVEZIA E FINLANDIA: FORTE SOSTEGNO USA

“Sono orgoglioso di accogliere e offrire il forte sostegno degli Stati Uniti per la richiesta di due grandi democrazie e due partner stretti e altamente capaci, per unirsi alla più forte e potente alleanza difensiva nella storia del mondo. Due Paesi orgogliosi e indipendenti che esercitano i loro diritti di sovranità che tutti gli Stati possiedono per decidere sulla propria sicurezza”. Così il presidente americano Joe Biden nel Giardino delle Rose alla Casa Bianca, affiancato dal primo ministro svedese Magdalena Andersson e dal presidente finlandese Sauli Niinisto.

16.56 - SCHOLZ: NIENTE SCORCIATOIE PER KIEV NELL’UE

Niente scorciatoie. Berlino frena sull’adesione di Kiev all’Unione europea: parlando al Bundestag, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto non favorevole a una procedura abbreviata rispetto a quella standard per l'ingresso dell'Ucraina nell'Ue, in quanto eventuali eccezioni sarebbero ingiuste nei confronti dei Balcani occidentali.

13.37 - PE: STESSE SANZIONI RUSSIA SI APPLICHINO ALLA BIELORUSSIA

Approvata dal Parlamento europeo una risoluzione in cui si chiede che la Bielorussia subisca le stesse conseguenze ai sensi del diritto internazionale che sta subendo la Russia. L’Eurocamera si è opposta con forza al ruolo svolto dal regime bielorusso nell'assistenza alla guerra illegale della Russia contro l'Ucraina, compresi il cosiddetto referendum per ripristinare lo status nucleare del paese e l’uso del territorio bielorusso da parte dell’esercito russo per muovere truppe e armi, utilizzare lo spazio aereo, rifornirsi di carburante e immagazzinare munizioni militari. Secondo i deputati, il regime bielorusso è corresponsabile dell'attacco. Inoltre, i deputati sottolineano il ruolo crescente della Russia in Bielorussia e la sua influenza finanziaria, e sollevano seri dubbi sulla capacità della Bielorussia di prendere decisioni autonome.

13.30 - PE APPROVA SOSPENSIONE DAZI SU IMPORTAZIONI UCRAINE

Il Parlamento europeo ha approvato la sospensione, per un anno, dei dazi doganali UE su tutte le importazioni ucraine, per sostenere l'economia del paese. La procedura è stata accelerata per consentirne l'adozione odierna in Plenaria. Le misure prevedono la completa rimozione, per un anno, dei dazi all'importazione di prodotti industriali, dei dazi doganali di prodotti ortofrutticoli, nonché dei dazi antidumping e le misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio. Il testo legislativo è stato approvato con 515 voti favorevoli, 32 contrari e 11 astensioni.

13.18 - DG ROSATOM: SE NON AVESSIMO AVUTO DETERRENTE NUCLEARE COSA SAREBBE SUCCESSO? 

Le armi nucleari, come deterrente, hanno aiutato la Russia a rimanere entro i suoi attuali confini, ha affermato Alexei Likhachev, direttore generale di Rosatom. “Se non fosse per l'industria nucleare, lo dico in modo responsabile, il nostro paese non esisterebbe entro i suoi confini moderni”, ha detto Likhachev, parlando a un simposio dedicato alle giovani generazioni. Il capo di Rosatom ha sottolineato la peculiarità delle armi nucleari come deterrente. “Non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe successo durante il conflitto di oggi (in Ucraina, ndr) se non avessimo avuto armi nucleari", ha detto Likhachev.
 

13.18 - PESKOV: ACCOGLIAMO CON FAVORE CONTRIBUTO ITALIA A RICERCA ACCORDO 

Il Cremlino “non conosce ancora i dettagli del piano proposto dall'Italia per l'Ucraina, ma accoglie con favore la partecipazione di chiunque possa contribuire a un accordo”. Così il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. Il riferimento, scrive RIA Novosti, è all’articolo di Repubblica che dà notizia della proposta di pace italiana” per risolvere la crisi in Ucraina, un piano composto da quattro fasi”.

12.33 - METSOLA: SOLIDARIETÀ EUROPEA DEVE RESTARE SALDA

“Il popolo ucraino guarda all’Europa in cerca di sostegno, e i popoli europei l’hanno dimostrato aprendo le proprie case ai cittadini in fuga. La solidarietà verso l’Ucraina deve però restare, anche se ciò vuol dire fare scelte coraggiose, come vietare il gas russo, perché non possiamo continuare a finanziare de facto le brutalità della Federazione Russa contro cittadini europei. I nostri sacrifici di oggi sono un investimento per un futuro migliore”. Così Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, intervenuta in occasione della cerimonia inaugurale dell’800° anno accademico dell’università di Padova.

11.00 - MOSCA: MAI MINACCIATO USO DI ARMI NUCLEARI

“La Russia non ha mai minacciato l’uso di armi atomiche”. Lo ha affermato poco fa il ministero degli Esteri russo.

10.48 - ACCORDO PE-CONSIGLIO SU STOCCAGGI GAS DA QUESTO INVERNO

Ha quanto si apprende da fonti del Parlamento europeo, è stato raggiunto un accordo con il Consiglio europeo sulle nuove regole per lo stoccaggio di gas nell’Unione europea. Le novità sostanziali riguardano le percentuali di soglia degli stoccaggi nazionali di gas, che dovranno essere pieni almeno all'80% prima del prossimo inverno e al 90% prima dei periodi invernali successivi. Nell’accordo, è inserita anche la possibilità di acquisti congiunti di gas.

10.07 - MOSCA: ALTRI 771 “MILITANTI” SI ARRENDONO ALL’AZOVSTAL. IN TUTTO 1.730 

Secondo il ministero della Difesa russo, “il numero di militanti ucraini che hanno deposto le armi nello stabilimento di Mariupol dell’Azovstal ha superato i 1.700”. Il portavoce del ministero, maggiore generale Igor Konashenkov, ha infatti dichiarato che “Nelle ultime 24 ore si sono arresi 771 militanti dell'unità nazionalista Azov. In totale, dal 16 maggio si sono arresi 1.730 militanti, di cui 80 feriti”. Secondo il generale, tutti coloro che necessitano di cure ospedaliere ricevono assistenza nella Repubblica popolare di Donetsk, negli ospedali di Novoazovsk e Donetsk.

9.31 - SM KIEV: ELIMINATI 28.500 NEMICI DA INIZIO INVASIONE

Dall’inizio dell’invasione, sottolinea lo stato maggiore ucraino nel suo ultimo aggiornamento, le forze armate di Kiev hanno eliminato circa 28.500 militari russi, di cui circa duecento nelle ultime 24 ore. I russi, secondo la stessa fonte, avrebbero inoltre perso 1.254 carri armati (+3), 3.063 veicoli corazzati da combattimento (+20), 595 sistemi di artiglieria (+9), 199 lanciarazzi multipli semoventi, 93 sistemi di difesa aerea (+2 , 203 aerei (+1), 167 elicotteri, 455 droni di livello operativo e tattico e 13 unità navali. Le maggiori perdite russe dell'ultimo giorno sono state osservate nelle aree di Kryvyi Rih e Zaporozhye.
 

9.21 - DRAGHI: DETTO A BIDEN CHE SERVE CESSATE IL FUOCO 

"Per impedire l'aggravarsi della crisi dobbiamo raggiungere al più presto un cessate il fuoco e lavorare per un accordo, è la posizione dell'Italia che ho esposto al presidente Biden. Ho riscontrato unanime apprezzamento per la posizione solida dell'Italia, che ci consente di essere in prima linea, senza ambiguità, nella ricerca della pace". Così il premier Mario Draghi nella sua informativa in Senato.

9.17 - DRAGHI: A RISCHIO SICUREZZA ALIMENTARE NEL MONDO 

"La guerra in Ucraina minaccia la sicurezza alimentare di milioni di persone, perché si aggiunge alle criticità già emerse con la pandemia. La riduzione delle forniture di cereali rischia di avere effetti disastrosi per alcuni paesi dell'Africa e del Medio Oriente, dove cresce il pericolo di crisi umanitarie, politiche e sociali". Così il premier Mario Draghi nella sua informativa in Senato.
 

9.11 - DRAGHI: SPERANZE RUSSE SI SCONTRANO CON RESISTENZA

"La speranza da parte dell'esercito russo di conquistare aree del paese in tempi brevi si è scontrata con la resistenza ucraina. Anche nella parte orientale l'avanzata russa procede più lentamente del previsto". Così il premier Mario Draghi nella sua informativa in Senato.

9.09 - INTELLIGENCE GB: MOSCA CERCA CAPRI ESPIATORI NEL PROPRIO ESERCITO (LEGGI QUI LA NEWS)

9.03 - PUSHILIN: METÀ DEI MILITARI DI KIEV HANNO LASCIATO L’AZOVSTAL

Il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha affermato che più della metà delle forze di sicurezza ucraine ha già lasciato lo stabilimento dell’Azovstal. “Più della metà è già partita, più della metà ha già deposto le armi e se ne è andata alzando la bandiera bianca”, ha detto in onda sul popolare programma televisivo Solovyov Live.
 

8.24 - ONU: MOSCA SBLOCCHI PORTI MAR NERO O SARÀ CARESTIA (LEGGI QUI LA NEWS)

8.18 - AUTORITÀ LOCALI: IERI QUATTRO CIVILI UCCISI A SEVERODONETSK (EST)

A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, nella giornata di ieri si sono verificati diversi incendi su larga scala a causa dei continui attacchi russi, incendi che non hanno potuto essere estinti a causa dei continui bombardamenti, uccidendo quattro persone e ferendone altre tre. Lo si legge sul canale Telegram dell’ufficio stampa dell’autorità regionale militare ucraina di Lugansk. Severodonetsk si trova attualmente sulla linea del fronte nell’offensiva scatenata dal Cremlino per conquistare definitivamente le regioni secessioniste del Donbass.

 

8.01 - MINISTRI G7 RIUNITI PER ELABORARE PIANO ECONOMICO PRO-KIEV (LEGGI QUI LA NEWS)

(© 9Colonne - citare la fonte)