Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Chiara Giamundo, la prima e unica donna palombaro in Italia

Ritratti
Una galleria giornalistica di ritratti femminili legati all'Unità d'Italia. Donne protagoniste nell'economia, nelle scienze, nella cultura, nello spettacolo, nelle istituzioni e nell'attualità. Ogni settimana due figure femminili rappresentative della storia politica e culturale italiana passata e presente.

Chiara Giamundo, la prima e unica donna palombaro in Italia

“Non sarebbe carino chiamarmi palombara”. A parlare è la prima ed unica donna palombaro in Italia: Chiara Giamundo, 25 anni, di Tarquinia, da tre anni all’interno del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare Italiana. Con il suo gruppo ha raggiunto Montegrotto Terme per trascorrere alcuni giorni di incontri e formazione all’interno di Y-40® The Deep Joy, la piscina con acqua termale più profonda del mondo, in occasione dell’Underwater Diving Working Group, il massimo convegno a livello mondiale di esperti subacquei e di medicina legata agli ambienti subacquei di tutti i Paesi Nato. Qui ha raccontato i suoi compiti da palombaro, un ruolo che resta al maschile solo nel nome, «perché non sarebbe carino chiamarmi palombara, come il nome dell’imbarcazione - sorride - È certamente meglio utilizzare il maschile: ci tengo molto».

 

 Una grande passione per l’acqua fin da bambina l’ha portata nel maggio 2018 a fare il suo ingresso in Marina per fare successivamente domanda per entrare nei Comsubin, un mondo ancora inesplorato per il genere femminile. «Il palombaro è un professionista del mare che si occupa del recupero del personale all’interno dei sommergibili sinistrati, della bonifica dei fondali e di tutti gli altri lavori subacquei, come la collaborazione con i beni culturali o operazioni legate all’ecologia del pianeta, anche intraprendendo specializzazioni sulle immersioni profonde o sugli esplosivi». Tra le missioni che l’hanno già vista protagonista, le piace ricordare quella legata all’antipirateria in cui il suo nucleo ha assicurato la nave nella costa somala. «Per me essere la prima donna palombaro è un grandissimo onore, ma anche una importante responsabilità. Da oltre 20 anni le donne sono ammesse in Marina, quindi, per me è stato un percorso molto naturale. Nella pratica non è stato difficile entrare a far parte di una componente prettamente maschile: non ho trovato alcuna difficoltà e differenza tra di noi e sono sempre stata trattata alla pari, senza protezioni o delicatezze particolari, ma con grande rispetto e questo mi fa assolutamente piacere». «Il mondo subacqueo di per sé, già nella fase ricreativa, è per lo più popolato da uomini, quindi anche il nostro nucleo riflette questa percentuale. Io, attualmente, sono l’unica donna presente in questo reparto, ma spero vivamente che, ora che è stato aperto il concorso, siano molte le ragazze che sceglieranno di accompagnarmi in questo lavoro. Spero di essere un esempio per le donne che desiderano intraprendere questo tipo di carriera». Non si pone limiti sul piano familiare, Chiara Giamundo: «Non penso che un lavoro come il mio mi impedisca di realizzarmi parallelamente nella carriera e nella vita privata, nel costruirmi una famiglia, ad esempio: basta sapersi organizzare. È un lavoro impegnativo come lo sono molti altri tra le professioni civili che occupano le donne e come lo sono certamente quelli delle mie colleghe in Marina».

 

(PO / red   -24 mag)

(© 9Colonne - citare la fonte)