Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

ISCHIA, MUSUMECI: SERVE
IL PIANO DI ADATTAMENTO

Sono 900, in totale, gli edifici interessati dalle frane che sono avvenute sull'isola di Ischia dalla prima mattina del 26 novembre in seguito a un violento nubifragio che ha visto cadere in 24 ore oltre 140 millimetri di pioggia. In particolare, sono state individuate 191 criticità gravi, e a oggi sono 290 le persone evacuate. È la fotografia di una tragedia, quella scattata dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, nella sua informativa urgente sui tragici eventi alluvionali e franosi occorsi ad Ischia e alla messa in sicurezza del territorio. Per il 25 e 26 novembre, spiega Musumeci alla Camera, "il bollettino prevedeva per il 25 e 26 novembre un livello di rischio arancione per il dissesto idrogeologico" e quanto avvenuto su un terreno fragile ha provocato 8 vittime, 4 dispersi, mentre sono 5 le persone rimaste ferite nelle frane di Ischia, "di cui una ricoverata al Cardarelli in condizioni gravi".

Musumeci spiega che "è iniziata l'attività di verifica degli edifici, sono stati effettuati 272 controlli: 45 strutture sono danneggiate e inagibili, altre non danneggiate ma inabili, ci sono 192 criticità gravi. Nei prossimi giorni verranno conclusi i controlli e si potrà definire con esattezza i confini della zona rossa". Nel frattempo "rimangono chiusi fino al 4 dicembre gli istituti scolastici di Casamicciola e Lacco Ameno, ma si valuta l'utilizzo della didattica a distanza, perché la riapertura delle scuole comporterebbe disagi sulla circolazione".  Il primo provvedimento del commissario straordinario, spiega il ministro, prevede il coordinamento degli interventi, in particolare la rimozione delle situazioni di rischio, l'attività di messa in sicurezza delle aree interessate, e la predisposizione di un primo piano di misure urgenti per il ripristino dei servizi essenziali da sottoporre al capo della Protezione Civile. "I soggetti titolari di mutui sugli edifici sgomberati hanno diritto a richiedere una sospensione dei pagamenti delle rate", sottolinea Musumeci.

Ma oltre l'emergenza, sottolinea, quanto accaduto "ci obbliga ad approfondire le questioni legate all'individuazione di un sistema legislativo sul piano della prevenzione dei rischi, che ha come presupposto essenziale uno strumento di previsione del rischio". Questo strumento, sottolinea Musumeci, "si chiama Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, avviato nel 2016 dal ministero dell'Ambiente ma da allora, nonostante presentato informalmente nel 2018, la commissione per l'autorizzazione ambientale non ha dato il proprio parere definitivo. Il paradosso è che quando il piano verrà superato il piano sarà già superato". Il "triste" tema dell'abusivismo edilizio "che tanto ha appassionato il dibattito pubblico", inoltre, "non può essere più eluso".

 (Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)