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direttore Paolo Pagliaro

TAJANI: CON I VIOLENTI
NON SI DEVE TRATTARE

Nei primi cento giorni di governo in cui la politica estera è stata assoluta protagonista è piombato l'allarme per gli attacchi alle sedi diplomatiche. Prima Atene poi Barcellona e Berlino: ambasciate e consolati nel mirino. A tale proposito, Giorno, Carlino e Nazione chiedono al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, se siano stati rafforzati i controlli e la sorveglianza in tutto il mondo: “Ho dato indicazioni di rafforzare le misure di sicurezza delle nostre ambasciate e nei consolati – risponde Tajani –  anche con l'invio di carabinieri nelle sedi più a rischio. In questi ultimi episodi non si sono registrati danni alle persone, ma dobbiamo mantenere alta l'attenzione, soprattutto per proteggere il nostro personale. Alcune ambasciate sono più esposte di altre, ma il mio ringraziamento è rivolto a tutto il personale impiegato all'estero, che rappresenta e onora l'Italia ogni giorno con il proprio lavoro, al servizio della Repubblica”. La linea del governo è quella della fermezza. “Le azioni violente di questi giorni, dagli attacchi contro l'auto di un funzionario a Berlino e al consolato di Barcellona ma mi ri Abbiamo chiesto alle polizie straniere di rafforzare le difese alle ambasciate e ai consolati italiani ferisco anche alle violenze di piazza, alle minacce contro il vostro collega direttore del Tirreno, non intimidiscono lo Stato italiano. Questo non è dissenso, non sono manifestazioni pacifiche, del tutto legittime, ma attacchi contro persone e istituzioni. Con i violenti il governo non si fa intimidire e non scende a patti”. (30 GEN - deg)

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