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direttore Paolo Pagliaro

‘’GIUDICE AMMINISTRATIVO
CUSTODE LEGALITA’’’

‘’GIUDICE AMMINISTRATIVO <br> CUSTODE LEGALITA’’’

“Rimarcherò come il Giudice amministrativo debba essere percepito da tutti come una figura istituzionale ‘indispensabile’, in quanto custode della legalità ed elemento costitutivo dello Stato di diritto”. Così il presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, nell’ambito della cerimonia del suo insediamento a Palazzo Spada, coincisa con l’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. In apertura Maruotti ha ricordato il suo predecessore, Franco Frattini, scomparso di recente, definendolo una “autorevolissima guida”. “Affinché le pronunce di giustizia siano effettive, e ciò rileva soprattutto per le pronunce della Magistratura amministrativa, esse devono essere chiare, tempestive e di agevole esecuzione” sottolinea il presidente del Consiglio di Stato, aggiungendo: “Occorre innanzitutto  uno sforzo di chiarezza. Le nostre decisioni sono date in nome del Popolo e si rivolgono essenzialmente alla Pubblica amministrazione e a quanti entrano in contatto con essa. Un linguaggio chiaro e un argomentare sintetico, che facciano capire con immediatezza le ragioni della decisione, saranno in grado di tracciare le linee interpretative di indirizzo, ponendo in tal modo le basi per una applicazione giusta ed eguale delle regole per tutti i consociati”. “Tutte le Istituzioni del Paese – continua Maruotti  - devono fare uno sforzo imponente per dare stabilità ed agevolare la ripresa economica, in un contesto impoverito prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. In questo quadro, alla nostra Istituzione è chiesto ancor più di agire con imparzialità, con indipendenza, ma anche con professionalità unita alla celerità, per garantire al contempo legalità e sviluppo”. Secondo il presidente del Consiglio di Stato “non basta essere imparziali, ma occorre apparire sempre imparziali: dobbiamo essere consapevoli che l’attività istituzionale può risultare inattaccabile soltanto se manteniamo condotte coerenti anche quando non indossiamo la toga”. Maruotti snocciola poi i numeri, rivelando che “nel 2022 è stato abbattuto in modo consistente l’arretrato anche per conseguire gli obiettivi fissati dal Pnrr” , aggiungendo che “sono stati raggiunti significativi traguardi, grazie ad alcune novelle legislative ed al rafforzamento dell’Ufficio per il processo, con l’importante ruolo di supporto degli assistenti giudiziari assunti con i fondi del Pnrr. Si è assistito, infatti, ad una sensibile diminuzione delle pendenze rispetto al 2021: presso le Sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato, tale diminuzione al 31 dicembre 2022 è stata pari al 21,6%, il che ha consentito di raggiungere l’obiettivo intermedio previsto dal Pnrr”. La riduzione dell’arretrato ha caratterizzato anche i Tribunali Amministrativi Regionali, presso i quali le pendenze sono diminuite al 31 dicembre 2022 del 12,1%. Nei processi in materia di appalti pubblici, dove sensibile è la contrazione dei tempi processuali, la durata media di un giudizio è di 111 giorni in primo grado e 159 giorni in appello. (Roc – 30 gen)

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