Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La prima locomotiva a vapore? Una scommessa

22/2/1804

La prima locomotiva a vapore? Una scommessa

Aveva scommesso la bella cifra di 550 ghinee per convincere il suo datore di lavoro - Samuel Homfray, proprietario delle acciaierie Penydarren a Merthyr Tydfil, nel Galles - che il carro da lui ideato sarebbe riuscito a percorrere 10 miglia su una strada ferrata, mosso non da cavalli ma da un motore a vapore. E il 22 febbraio 1804 la prima locomotiva a vapore che trainava 5 vagoni, in grado di trasportare 70 persone e 10 tonnellate di ferro ad una velocità media di circa 3 miglia orari (che arrivava a picchi di 5), compì il suo primo viaggio nelle campagne britanniche. Il 33enne Richard Trevithick, un ingegnere minerario della Cornovaglia con il pallino per caldaie e motori a pressione, avrebbe certo vinto se nel corso del tragitto il camino della caldaia di quello che gli amici chiamavano simpaticamente "puffing devil", il diavolo sbuffante, non avesse colpito un ponte, danneggiandosi. Fatto sta che Trevithick riuscì a farsi finanziare da Homfray altri tre viaggi finché il motore, pesante 7 tonnellate, finì per rompere i binari, facendo naufragare il progetto. Trevithick trovò allora un altro sponsor nel proprietario della miniera di carbone di Wilam e, stavolta, opportunamente, diminuendo il peso del motore a 5 tonnellate. Quindi proseguì gli esperimenti sulla sua ancora spartana invenzione (in sostanza una caldaia su rotaie che risucchiava il vapore prodotto dalla combustione del carbone in un cilindro collegato ad una biella), cui diede il simpatico nomignolo di "Catch me who can", "Mi acchiappi chi può". Ormai la strada della ferrovia era aperta. Il 19 febbraio 1831, in Pennsylvania, fece il suo primo viaggio di prova la prima locomotiva a vapore funzionante.

(© 9Colonne - citare la fonte)