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DDL UTERO IN AFFITTO SI'
DDL DETENUTE MADRI NO

La proposta di legge della deputata di Fratelli d'Italia Carolina Varchi per estendere il divieto di ricorrere alla maternità surrogata anche effettuata all'estero è stata incardinata oggi alla Camera, e inizierà il proprio iter all'inizio della prossima settimana. Destino del tutto diverso invece per la pdl della capogruppo del Partito democratico, Debora Serracchiani, che prevedeva la possibilità di scontare la pena ai domiciliari per le madri detenute con figli piccoli a carico: il testo, in seguito a uno scontro tra maggioranza e opposizione apertosi proprio lo scorso 8 marzo, giorno della festa della donna, e culminato oggi nel ritiro del testo.  La Commissione Giustizia di Montecitorio è la porta girevole dei due provvedimenti, lontani tra loro ma con un elemento in comune: aver polarizzato sulla questione maternità e diritti dei bambini lo scontro tra destra e sinistra. Per quanto riguarda la maternità surrogata, oggi già vietata in Italia in base alla legge 40 del 2004 sulla procreazione assistita, l'intenzione della maggioranza è quella di bloccare anche quei casi (250 l'anno circa) di coppie o single che si recano all'estero. “Non sono in discussione i diritti dei bambini in Italia, anche se nati all’estero con pratiche che sono reato nel nostro paese" ha specificato oggi in Senato la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.

Sempre in Commissione, il Pd ritira la proposta di legge sulle detenute madri dopo l'approvazione in commissione di alcune modifiche al testo volute dalla Lega, che prevedevano il ritorno in carcere anche per le donne recidive dopo essere rimasta incinta. "A differenza di certo perbenismo peloso e salottiero del Pd, le nostre azioni puntano a contrastare il borseggio e a tutelare proprio questi bambini. Non possiamo continuare a far finta che questa situazione non esista. – spiega il deputato della Lega Stefano Candiani - Non possiamo tollerare ancora il comportamento criminale delle borseggiatrici che sfruttano la gravidanza per evitare il carcere. Chi commette questi reati predatori deve essere punito, nel rispetto di tutti, nascituro compreso. La Lega ripresenterà subito il testo e lo porterà in aula". Per Chiara Braga del Pd invece "la destra sacrifica sull'altare dell'ideologia i diritti dei bambini. Con emendamenti stravolgono la legge del Pd per non costringere in carcere i figli delle detenute. Una scelta crudele: per loro la maternità è solo un artificio retorico da urlare in piazza e in Parlamento".

(Sis)

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