di Arnaldo di Latebiosa
In merito alla protesta andata in scena nei giorni scorsi a Firenze, dove come noto è stata imbrattata di vernice la facciata di Palazzo Vecchio, il Sindaco Nardella ha twittato che “per ripulirla ci sono voluti ben cinquemila litri d’acqua” e così ha inteso mettere in discussione proprio il carattere ambientalista rivendicato dagli autori, ambientalisti cd di ‘ultima generazione’.
E certamente a tali ambientalisti bisognerebbe quantomeno suggerire, nel proprio appellativo, un’inversione, dunque ‘generazione ultima’ e cioè l’ultima ad aver fatto propria una così trita e ritrita protesta: la vernice di costoro, il topless delle Femen, le torte in faccia di quegli altri e così via. Gli ambientalisti in questione si dicono ‘disperati’ e, certo, lo siamo tutti, per il clima, ma non necessariamente tutti siamo alla disperata ricerca di dieci secondi in TV, come ci pare si risolvano tali gesta e come francamente ci pare doversi riassumere l’orgoglio dell’attivista fermato a Firenze dai vigili. Fra l’altro ‘stop ai combustibili fossili’ come messaggio lo si ascolta e lo si legge assai di frequente, che differenza fa aggiungervi Palazzo Vecchio o Palazzo Madama imbrattati? Insomma, la portata epocale della crisi ambientale potrebbe utilmente produrre un altrettanto epocale rinnovamento della relativa protesta…
Eppure, delle innumerevoli plausibili critiche, quella relativa ai litri d’acqua necessari per ripulire la facciata, la critica insomma del Sindaco Nardella, appare curiosa: cosa vorrebbe affermare, che per dirsi ambientalisti bisognerebbe anche protestare a zero impatto ambientale? E ciò si applicherebbe, Signor Sindaco, ci permetta, esclusivamente alle conseguenze, della protesta, cioè a valle, oppure anche a monte, nella fase preparatoria, sicché gli ambientalisti ad esempio alle manifestazioni dovrebbero recarvisi esclusivamente in bicicletta? L’elenco delle stravaganti deduzioni lo risparmio al lettore.
Sindaco: in TV molti hanno sinceramente lodato la tempestività con cui Lei ha placcato uno degli attivisti prima che costui portasse a compimento il proprio gesto. Quale migliore epilogo! Ci permetta quindi il rammarico che poi nessuno abbia placcato lei, prima che portasse a compimento quel tweet.
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