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direttore Paolo Pagliaro

‘’MELONI DA BRUXELLES
CON UN PUGNO DI MOSCHE’’

 “Giorgia Meloni è tornata da Bruxelles con un pugno di mosche”. Non ci gira troppo intorno Elly Schlein, riunendo i gruppi parlamentari del Partito democratico alla Camera.  Oggi un confronto sulla nuova fase politica, domani invece si affronterà la questione dei capigruppo, con Francesco Boccia in pole per il Senato e Chiara Braga alla Camera, entrambi esponenti della maggioranza che ha vinto il congresso. "Un ringraziamento forte a Letta, Serracchiani e Malpezzi che hanno retto in una fase di  transizione lunga e complessa – dice aprendo la riunione - Hanno fatto un lavoro  encomiabile in condizioni difficilissime: stretti tra la sconfitta alle ultime elezioni politiche e l'attesa del congresso". Sistemata la questione degli assetti, la nuova segretaria potrà dare il là alla nuova linea dem e a un’opposizione che si preannuncia battagliera. "Sul tema migrazioni Meloni doveva chiedere una Mare nostrum europea anziché dichiarare guerra alle Ong” è il pensiero ribadito dalla Schlein davanti ai parlamentari. Nelle stesse ore in cui la premier era impegnata nei lavori del Consiglio Ue, la leader del Pd era impegnata nel pre vertice socialista: “C’è stata una calorosa accoglienza dai nostri  primi ministri, dai commissari europei, dai leader degli  altri partiti socialisti – racconta - E ho incontrato la nostra delegazione al Parlamento europeo". Tra i temi  affrontati in quella sede “migrazioni, attuazione del Pnrr, riforma del Patto stabilità con il lavoro svolto da Paolo Gentiloni che ho incontrato”. “Sul Pnrr il governo è indietro e l'Italia non può permettersi di fallire, il Pd presidierà con grande attenzione” assicura la neo segretaria,  che sul tema dei diritti va all’attacco del centrodestra: “Il governo pianta una bandierina ideologica al giorno e intanto sferra un attacco senza  precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine”, come sulle pressioni per interrompere le trascrizioni dei figli delle coppie arcobaleno. “Siamo stati nelle piazze di questi giorni con i nostri  sindaci e lavoreremo anche qui in Parlamento". Sul salario minimo, invece, “abbiamo registrato la contrarietà della premier ma noi insisteremo, coinvolgendo le altre opposizioni”. Sulla Rai, infine, Schlein avverte: “Mi pare che il governo stia cercando di metterci un po' troppo le mani. Vigileremo". (PO / Roc)

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