Con riferimento a quanto dichiarano le imprese in tema di pratiche di sostenibilità, si stima che il 59,5% delle imprese manifatturiere, nel corso del 2022, abbia intrapreso azioni di sostenibilità. Tra queste, il 50,3% segue pratiche di tutela ambientale, il 44,6% iniziative di sostenibilità sociale e il 38,6% ha svolto azioni di sostenibilità economica. Sono i dati diffusi dall’Istat in relazione alle pratiche sostenibili delle imprese nel settore manifatturiero, basati sulle informazioni raccolte con l’indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere e con quella sulla fiducia dei servizi di mercato nel mese di febbraio 2023 (periodo della raccolta dei dati: 26 gennaio - 16 febbraio 2023). Sotto il profilo dimensionale, le grandi imprese sono quelle che intraprendono maggiormente azioni di sostenibilità (81,5%), tale quota scende al 36,1% per le imprese di minori dimensioni. Da un punto di vista geografico sono le imprese manifatturiere del Nord-est e del Nord-ovest che svolgono più iniziative di sostenibilità, rispettivamente il 61,8% e il 60,2%, al Centro sono il 58,9%, mentre al Sud la percentuale è più contenuta, solo il 48,5% delle imprese. Tra i settori economici, la più alta quota di imprese che intraprendono azioni di sostenibilità si rileva nella Fabbricazione di prodotti farmaceutici (81,5% delle imprese), seguono la Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (75,3% delle imprese) e Industrie alimentari, bevande e tabacco (con il 69,2% delle imprese). Emerge come meno virtuoso il settore dell’Industria del legno, carta e stampa con il 48,5% delle imprese. Guardando alle componenti della sostenibilità, nel settore della Fabbricazione di coke, e prodotti petroliferi ci sono più imprese attive nelle pratiche di tutela ambientale (quasi il 73% delle imprese), ma anche per la sostenibilità sociale (66,7% delle imprese) e per quella economica (con il 64,8% delle imprese). Delle imprese manifatturiere che svolgono azioni di sostenibilità, nel 2022, il 41,2% effettua anche un’attività di valutazione e gli standard sono ISO 9000 (più utilizzati dal 23,5% delle imprese) e ISO 45001(dal 20,4% delle imprese). Solo l’11,5% utilizza GRI (Global Reporting Initiative), l’8,9% utilizza ESG (Environmental, Social, Governance) e il 6,8% utilizza SDG (Sustainable Development Goals). Sono le grandi imprese che applicano criteri più specifici per la valutazione della sostenibilità, in quanto soggette dalla norma alla rendicontazione di sostenibilità (ex rendicontazione non finanziaria). Gli incentivi di legge vengono utilizzati dal 16,7% delle imprese manifatturiere che fanno sostenibilità, in particolare dalle grandi (il 23,5% delle imprese) e nell’area geografica del Centro (il 20% delle imprese).
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