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PRIGOGIN RITIRA
LA BRIGATA WAGNER

PRIGOGIN RITIRA <BR> LA BRIGATA WAGNER

È stato rilanciato dai principali media internazionali il video nel quale il capo del gruppo Wagner, Evgeni Prigogin, incolpa i leader della difesa russa per le “decine di migliaia di vittime” che la guerra in Ucraina ha causato nel gruppo mercenario. Nel mirino di Prigogin sono finiti il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il capo delle forze armate, generale Valery Gerasimov, accusati di non aver fornito munizioni sufficienti alla formazione militare privata, duramente provata dalla battaglia di Bakhmut. “I morti e i feriti - e sono decine di migliaia di uomini - pesano sulla coscienza di coloro che non ci hanno fornito munizioni”, ha detto il capo della Wagner, indicando decine di cadaveri di miliziani alle sue spalle, spiegando che si tratta di “padri e figli, tutti volontari”. “Per decine di migliaia di persone uccise e ferite – ha aggiunto Prigogin, con rabbia – Shoigu e Gerasimov si assumeranno la responsabilità davanti alle loro madri e ai loro figli, e io mi assicurerò di questo”. Prigogin ha inoltre annunciato che il gruppo Wagner lascerà la città assediata di Bakhmut nell'Ucraina orientale il 10 maggio, proprio – a suo dire – a causa dello scarso rifornimento di munizioni, una decisione che potrebbe rappresentare “un punto di svolta” nella battaglia per la città, come ha detto alla CNN un portavoce militare ucraino. Serhii Cherevatyi, esponente del raggruppamento orientale delle forze armate ucraine, ha inoltre aggiunto che Prigogin avrebbe mentito sulla mancanza di munizioni dei suoi combattenti, sostenendo che il capo della Wagner starebbe “semplicemente cercando un motivo per ritirarsi dal campo di battaglia”.

EVACUAZIONI. Intanto la Russia ha annunciato la parziale evacuazione di diciotto località sotto occupazione nell'oblast di Zaporizhia, evacuazione che avviene in un momento in cui Kiev afferma l’imminenza di un’imponente offensiva. “Nei giorni scorsi il nemico ha aumentato i bombardamenti sulle località poste nelle immediate vicinanze della linea di contatto”, ha scritto su Telegram Evgueni Balitski, il dirigente regionale insediato da Mosca, precisando di aver chiesto in primis l'evacuazione “temporanea” di “bambini con i loro genitori”, persone anziane e diversamente abili nonché degenti ospedalieri. Tra queste diciotto località c'è anche Enerhodar, dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhia, controllata dall'esercito russo dal marzo 2022 e più volte sfiorata da ordigni bellici, facendo temere un disastro. Lo scorso autunno, le autorità di occupazione russe hanno annunciato simili evacuazioni nell'oblast di Kherson, poco prima dell'offensiva che ha permesso all'esercito ucraino di riconquistare la capitale regionale, anch’essa occupata dai russi. (5 MAG - deg)

 

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