Roma, 26 mag - Sulla questione del Tribunale unificato dei brevetti “non siamo soddisfatti di quanto l’Italia ha ottenuto, ben poco, ed è quanto abbiamo replicato al governo nel corso dell’interpellanza di stamattina. Il nostro Paese di fatto non ha preso l’intero pacchetto di competenze che prima spettava a Londra, e che avremmo auspicato passasse direttamente a Milano. Infatti, parte della farmaceutica rimarrà a Parigi, mentre il metallurgico e il chimico rimarranno a Monaco: quindi avremo quello che molti hanno definito una scatola vuota, con molta probabilità”. Così a 9colonne la deputata M5S Federica Onori, eletta nella ripartizione Europa della Circoscrizione Estero. Anche da rappresentante degli italiani nel mondo, la parlamentare pentastellata è consapevole che “quello dei brevetti, e in generale della proprietà industriale, è un tema fondamentale per quanto riguarda lo sviluppo delle imprese e per promuovere ricerca e innovazione. E chiaramente per internazionalizzare tutti i nostri sforzi. Quindi sarebbe stata una grande opportunità, che ci siamo letteralmente lasciati soffiare sotto il naso per aiutare anche i nostri imprenditori all’estero ad avere una maggiore facilità nel farsi riconoscere il proprio brevetto nella maggior parte dei paesi europei” conclude Onori. (PO / Roc) ////
(© 9Colonne - citare la fonte)
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