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Droga, Meloni: non e’ calamita’ naturale, fenomeno e’ stato banalmente tollerato

Roma, 26 giu - "Di fatto è come se noi considerassimo la droga alla stregua di una calamità, alla stregua di qualcosa che è imprevedibile. Però è un atteggiamento ipocrita, perché le cose vanno chiamate con il loro nome, perché quello che accade continuamente non è inevitabile ed è tutt'altro che imprevedibile. Quello che accade è stato banalmente tollerato, banalizzato quando non addirittura propagandato”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo intervento al convegno alla Camera in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso di droghe e i traffici illeciti. “Noi viviamo nel cinico paradosso di una vulgata che spaccia la droga come una forma di libertà - spiega Meloni - E io davvero non riesco a capire come si faccia a considerare libertà qualcosa che ti rende schiavi. Torno alla citazione più bella che ho letto della parola di libertà, l'ho già citata in passato. Dice un poeta francese, Gustave Thibon: ‘l'uomo non è libero nella misura in cui non dipende da niente da nessuno, ma nella misura in cui dipende da ciò che ama ed è schiavo nella misura in cui dipende da ciò che non può amare’. Ora ditemi: chi è dipendente dalla droga la assume per amore o la assume per costrizione? E come si può amare una costrizione? E come la si può considerare una forma di libertà?”.

(PO / Sis)

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