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Omicidio nautico, Matone (Lega): nel segno di Umberto e Greta DDL sana vulnus legislativo

Roma, 18 set – “Ho iniziato il mio intervento ricordando Umberto e Greta, uccisi da chi non era in grado di condurre un’imbarcazione: questa legge va a coprire un vulnus legislativo enorme, per cui chi si pone alla guida di un’imbarcazione e commette imprudenza, disattenzione e quant’altro provocando morte o lesioni gravissime viene punito con pene addirittura ridicole”. Così a 9colonne la deputata della Lega Simonetta Matone, intervenuta in discussione generale sul ddl che introduce il reato di omicidio nautico (già approvato dal Senato), ricordando il caso di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti da un motoscafo sul lago di Garda nel giugno 2021. “Viceversa – spiega la parlamentare del Carroccio - l’equiparazione con l’omicidio stradale va a coprire proprio questo vulnus legislativo, pur nelle difficoltà di comparazione con l’ambiente marino, lacustre o fluviale, nei quali ad esempio in sede di accertamenti non ci sono segni di frenata. Purtroppo fino ad oggi, per questi motivi, tante persone l’hanno fatta franca dopo aver provocato morte e disperazione. Vedremo – conclude Matone - nel proseguo dell’iter parlamentare quali aggiustamenti saranno apportati, ma fin d’ora posso dire che si tratta di un testo molto valido”. (PO / Roc) ////

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