di Paolo Pagliaro
Il presidente Mattarella ha scelto Venezia e la Fenice, al San Carlo di Napoli i poitici si sono invece fatti notare per la loro polemica assenza così perdendosi una scintillante Turandot, mentre alla Scala tra platea, palchi e loggione la serata ha fruttato incassi per 2.582.000 euro, 80.000 in più dell'anno scorso. La stagione della lirica ha preso trionfalmente il via accompagnata dalla decisione dell’Unesco di inserire il canto lirico italiano ta i patrimoni immateriali dell'umanità. Afferna l’agenzia dell’Onu per l’educazione che l’opera lirica promuove la coesione e la memoria collettiva, ed è strettamente legata ad altri elementi culturali, come i luoghi acustici e la poesia. Dipende anche da altre professioni come scenografia e tecnica delle luci, sartori e trucco. Ed è un mezzo di libera espressione e dialogo intergenerazionale.
Ma poiché siamo parte di un mondo più vasto, l’Unesco ha inserito tra i patrimoni immateriali anche il ceviche peruviano, la pittura di risciò del Bangladesh, l'artigianato ceramico uzbeko, la tessitura di perizomi in Costa d'Avorio.
D’altra parte la convivenza e le contaminazioni con i beni altrui fanno la storia dell’arte e dello spettacolo, Si potrebbe scambiare per il tendone di un circo quello che mercoledi sera a Milano allo scalo Farini accoglie per la prima volta il pubblico. Invece si tratta del Sistina Chapiteau , primo teatro itinerante d’Italia dedicato alla commedia musicale Si parte con Cats, in cima alle classifiche di tutti i tempi per longevità, spettatori e incassi. E con Malìka Ayane gatta protagonista.