NAPOLI, NELLO MASCIA APRE LA RASSEGNA DEDICATA A VIVIANI
Questa sera alle 21 al Trianon di Napoli si apre la rassegna del mese di gennaio dedicata a Raffaele Viviani con il dittico di atti unici “‘O cafè ‘e notte e ghiuorno” (Caffè di notte e giorno) e “‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella” (Scalo marittimo). Presentato in anteprima di stagione l’anno scorso, torna in scena il terzo capitolo del progetto Viviani per strada, ideato e diretto da Nello Mascia e prodotto dal Trianon. ‘O cafè ‘e notte e ghiuorno, scritto nel 1919, è ambientato in una fredda notte d’inverno nel «caffè di terz’ordine» di don Alfonso. Per Mascia «l’atmosfera che vi si respira è un notturno gelido, che smentisce la retorica di una città ubriaca di sole, con i personaggi che vivono la loro tragedia esistenziale con tutto lo scetticismo, la fantasia e l’autoironia di cui è capace il popolo napoletano: si ride del folle scrittore che recita ad alta voce il copione improbabile che sta componendo; si ride del giocatore scalognato, del cameriere neghittoso e volgare e persino della famigliola dell’operaio disoccupato che ha deciso di trascorrere la notte nel caffè perché non ha più una casa che possa ospitarla». Nell’altro atto unico, ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella, scritto nel 1918, ci troviamo al molo dell’Immacolatella, con il «transitrancheto» Washington che sta per salpare alla volta dell’Argentina con il suo carico di emigranti. In questo atto unico Viviani affronta il dramma dell’emigrazione, reso più drammatico dalla crisi economica e sociale originata dalla guerra, mettendo a fuoco quattro gruppi di personaggi: gli emigranti, poveri cafoni che hanno pagato caro il biglietto del viaggio, travolti da speculatori di ogni risma, belle energie costrette a disperdersi nel mondo; i passeggeri di prima classe, contro cui si accanisce lo sberleffo dell’Autore; poi ci sono «quelli che restano», perché costretti; e, infine, il sottoproletariato della gente del porto. Con lo stesso Nello Mascia e la partecipazione di Giovanni Mauriello, nei due spettacoli saranno in scena Federica Aiello, Francesco Bellopede, Salvatore Caruso, Peppe Celentano, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Bianca De Matteo, Massimo De Matteo, Antonio Fiorillo, Antonio Maria Iorio, Pierluigi Iorio, Luca Lubrano, Roberto Mascia, Matteo Mauriello, Maurizio Murano, Serena Pisa, Ivano Schiavi e Federica Totaro. La musica è eseguita dal vivo da Mariano Bellopede, che firma anche gli arrangiamenti e cura la direzione musicale, Francesco Del Gaudio (tromba), Paolo Forlini (batteria) e Davide Afzal (basso). Le scene sono di Raffaele Di Florio, i costumi di Annalisa Ciaramella, le coreografie di Ettore Squillace, le luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa. L’aiuto regia è Roberto Giordano. Repliche sabato 6, domenica 7. venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 gennaio, alle 21, tranne le recite domenicali previste alle 18. La rassegna su Viviani proseguirà con “Io, Raffaele Viviani”, spettacolo diretto da Antonio Ferrante (da giovedì 18 a domenica 21 gennaio) e “Sottovoce”, per la regia di Ernesto Lama (giovedì 25 gennaio). Chiuderà questo ciclo vivianeo “La musica dei ciechi”, progetto e regia di Gigi Di Luca (da venerdì 26 a domenica 28 gennaio). Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del ministero della Cultura, la Regione Campania (fondi ordinari e Poc 2014-2020) e la Città metropolitana di Napoli, con il patrocinio di Rai Campania. (red)
foto Pino Miraglia
ROMA, AL PARIOLI DAL 10 AL 21 GENNAIO LO SPETTACOLO “METTICI LA MANO”
Roma,5 gen - Sarà in scena al Teatro Parioli dal 10 al 21 gennaio 2024, lo spettacolo Mettici La Mano con Antonio Milo, Adriano Falivene ed Elisabetta Mirra, dal testo di Maurizio de Giovanni, con l’ultima regia di Alessandro D’Alatri; produzione del Teatro Diana. (red)
“NANA, LA BEFANA”: SPETTACOLO PER BAMBINI AL TEATRO LE MASCHERE
Sarà in scena al Teatro Le Maschere – per la stagione per bambini nella sezione “Fiabe e Biscottini” – fino al 7 gennaio, lo spettacolo “Nana, la Befana”, scritto da Carla Marchini in collaborazione con la nipotina Sofia. La regia è di Natalia Cavalleri. Con: Simone Bobini, Martina Carletti, Natalia Cavalleri; costumi di Carla Marchini. La nostra Nana è ancora solo l’aiutante di Babbo Natale ma, per una fortuita occasione, avrà l’opportunità di diventare la Befana. È la sera di Natale: Babbo e Rudolph si stanno preparando per la partenza. Nana, li aiuta a caricare la slitta, dà loro uno spuntino per il viaggio e li saluta. Ma qualcosa in volo non va per il verso giusto e i due tornano a casa con il raffreddore e metà dei regali ancora da consegnare. Come fare? Riuscirà Nana con un duro allenamento, una dieta ferrea e tante tisane a volare sulla scopina, entrare nei camini ed aiutare Babbo?
(red / PO / Gil)
MAZZAMAURO IN “COM’È ANCORA UMANO LEI, CARO FANTOZZI”
Da venerdì 12 a domenica 14 gennaio, arriva per la prima volta all’OFF/OFF Theatre di Via Giulia, a Roma, l’attrice Anna Mazzamauro, con il suo spettacolo “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi”, in scena con il musicista Sasà Calabrese, alla chitarra e al pianoforte, prodotto dalla GoodMood di Nicola Canonico. In questo lavoro tenero e comico, omaggio all’iconico personaggio interpretato per tanti anni da Paolo Villaggio, i suoi racconti si uniscono a quelli dell’attrice romana in un rimbalzo di emozioni dalle tante sfumature.(PO / red / Gil)
TEATRO OLIMPICO, TORNA "ABRACADOWN": MUSICAL IN FAVORE DELL'INCLUSIONE
Una vittoria meritata per il cast di AbracaDown, il musical magico che ha dimostrato quanto sia possibile portare avanti il messaggio dell'inclusione con il sorriso contagioso dei protagonisti che tornano al Teatro Olimpico l'8 gennai alle 21, dopo il grande successo riscosso qualche mese fa al Teatro Brancaccio e numerosi altri appuntamenti che li hanno visti coinvolti. Tutti uguali, nessuno escluso. Con questo spirito i 34 ragazzi con Sindrome di Down si preparano a salire sul palco per dare vita al progetto AbracaDown, che nasce dall'idea di Francesco Leardini, Presidente del Club Magico Fernando Riccardi di Roma, manager ventennale nel mondo dello show business, insieme a Danilo Melandri e Giancarlo Giambarresi della Aipd Roma Onlus. Un sogno che si realizza grazie alla determinazione e all'amore di tanti cuori speciali. “Le scenografie dello show, per esempio, sono state realizzate da un ragazzo affetto da sordità, Federico Rossini, che utilizza il lavoro svolto per la sua tesi di laurea. La sindrome di Down è una delle più note condizionigenetiche caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule e coloro che ne sono affetti hanno da sempre affrontato, e continuano ad affrontare, ogni giorno episodi di discriminazione e esclusione subendo ingiustizie sistematiche in tutti gli ambiti della vita, dalla scuola al lavoro. La mission di questo spettacolo – si legge in una nota - è proprio quella di contrastare ed abbattere i pregiudizi fornendo ai protagonisti la possibilità di emergere, fare squadra, mostrare alla platea tutto il loro valore in una miscela esplosiva tra danza, canto, recitazione, arti magiche. Sul palco 10 ballerini, 10 cantanti, 14 attori/maghi creano uno spazio scenico dove ognuno si sente parte integrante di un puzzle che compone l’immagine di una società ideale, dove ognuno fa ciò che lo fa stare bene senza la paura di essere giudicati e discriminati a causa di una diversità innata. Ognuno crea il proprio innesto in una catena di montaggio che ha l’unico obiettivo di smuovere le coscienze e partorire conoscenze in chi ignora ciò che non conosce e lo giudica, ed esclude, a priori, senza sapere, solo per paura di non saper fare altrimenti. Fino conduttore: la magia, perché questa antica disciplina è l’unica in grado di creare un mondo parallelo, generando emozioni tali da illudere lo spettatore che l’impossibile è possibile. Nel futuro il progetto prevede l'apertura di una Accademia dello spettacolo per ragazzi Down. (red / Gil)
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