Roma, 6 mar - "Il Premio Italia radici nel mondo è una bella scommessa che abbiamo voluto lanciare in collaborazione con il Piccolo Festival delle spartenze, proprio per creare un dialogo con gli italiani all'estero e con tutti gli oriundi, cercando di raccogliere le storie sulle loro radici plurime": così Giovanna Di Lello, direttrice del John Fante Festival, in occasione della presentazione della prima edizione del premio ‘Radici nel mondo 2024’, che segna la sinergia tra due dei più importanti festival legati alla letteratura e all’emigrazione italiana, il John Fante Festival di Torricella Peligna, in Abruzzo e il Festival delle Spartenze di Paludi, in Calabria. "I migranti - aggiunge - sono portatori di più culture ed è questo che ci interessa venga restituito dai loro racconti. Un modo anche per approfondire i valori dell'emigrazione italiana e speriamo di raccogliere tante storie, che poi vorremmo riunire in una pubblicazione". "Anche John Fante - continua la direttrice del festival, quest'anno giunto alla diciannovesima edizione - avrebbe potuto partecipare a questo premio: lo scrittore non aveva un passaporto ma un 'bagaglio' italiano, ereditato dalla sua famiglia: noi cerchiamo il John Fante di oggi, sarebbe davvero bello fare delle scoperte di scrittori e scrittrici che abbiano questo vissuto interessante". (PO / Roc)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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