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direttore Paolo Pagliaro

PAPA: DONO PACE ARRIVI
A POPOLAZIONI STREMATE

PAPA: DONO PACE ARRIVI <BR> A POPOLAZIONI STREMATE

È stato un messaggio di pace e condivisione quello lanciato da papa Francesco oggi, in occasione del Lunedì dell'Angelo, affacciandosi dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per il Regina Coeli, davanti alla folla raccolta in Piazza San Pietro. "Rinnovo a tutti gli auguri pasquali e ringrazio di cuore coloro che in diversi modi mi hanno inviato messaggi di vicinanza e di preghiera - ha affermato - A queste persone, famiglie, comunità, giunga il dono della pace del Signore Risorto. Vorrei che questo dono della pace arrivasse là dove più ce n'è bisogno, alle popolazioni stremate dalla guerra, dalla fame da ogni forma di oppressione". E ha proseguito sottolineando l'importanza della condivisione, soprattutto durante la Pasqua: "Condividere la gioia è un'esperienza meravigliosa, che impariamo fin da piccoli: pensiamo a un ragazzo che prende un bel voto a scuola e non vede l'ora di mostrarlo ai genitori, o a un giovane che raggiunge i primi successi sportivi, o a una famiglia in cui nasce un bambino. Proviamo a ricordare, ciascuno di noi, un momento tanto felice che era persino difficile esprimerlo a parole, ma che abbiamo desiderato raccontare subito a tutti. Ecco, le donne, il mattino di Pasqua, vivono quest'esperienza, ma in un modo molto più grande. Perché? Perché la risurrezione di Gesù non è solo una notizia stupenda o il lieto fine di una storia, ma qualcosa che cambia la nostra vita completamente e per sempre. È la vittoria della vita sulla morte, della speranza sullo sconforto". "Gesù ha squarciato il buio del sepolcro e vive per sempre - ha affermato - la sua presenza può riempire di luce qualsiasi cosa. Con lui ogni giorno diventa la tappa di un cammino eterno, ogni 'oggi' può sperare in un 'domani', ogni fine in un nuovo inizio, ogni istante è proiettato oltre i limiti del tempo, verso l'eternità". Il pontefice, infine, ha voluto sottolineare: "Non rinunciamo alla gioia della Pasqua" e "la gioia, quando si condivide, aumenta". (1 APR - gci)

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