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direttore Paolo Pagliaro

ZELENSKY AGLI USA:
AIUTATECI O PERDEREMO

ZELENSKY AGLI USA: <BR> AIUTATECI O PERDEREMO

“Senza l’aiuto degli Stati Uniti d’America non avremo alcuna possibilità di vincere la guerra con la Russia. Il nemico ha distrutto la centrale elettrica di Trypil perché non avevamo più missili disponibili per i sistemi di difesa antiaerea”. Queste le drammatiche parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un'intervista al canale televisivo americano PBS. Quello di Zelensky sembra un vero e proprio “appello all’America” che intenda parlare direttamente al popolo. “Senza questo aiuto – ha detto il presidente – non avremo la possibilità di vincere. Bisogna essere più forti del nemico per superarlo. Oggi, per ogni nostro proiettile di artiglieria ce ne sono dieci russi. Possiamo andare avanti così? No. Con tali rapporti di forze – ha continuato Zelensky - ci respingeranno ogni giorno”. Il presidente ha portato come esempio quello della distruzione da parte dei delle forze di Mosca della centrale elettrica di Trypilskaya, a una quarantina di chilometri da Kiev, per la quale rappresentava una delle principali fonti per la fornitura energetica. “I russi vi hanno lanciato contro undici razzi. Noi abbiamo distrutto i primi sette, ma gli altri quattro sono andati a segno, perché non avevamo più missili di difesa. Li abbiamo esauriti tutti”. “Quando gli alleati dicono che non possono fornirci questa o quell'arma – ha aggiunto Zelensy - o che non possono essere presenti in Ucraina con questa o quella forza, perché sembrerebbe che l'Ucraina abbia trascinato la Nato in guerra, allora voglio porvi una domanda: Israele è nella Nato o no? Ecco la risposta. Israele non è un membro dell’Alleanza. Ma gli stati membri della Nato hanno difeso Israele, dimostrando che Israele non è stato lasciato solo. Questa è una lezione e una risposta a tutti coloro che dicono nei diversi continenti che l’Ucraina dovrebbe essere aiutata con molta attenzione per non trascinare i paesi della Nato in guerra”.

Sempre quest’oggi Zelensky ha inoltre firmato la nuova legge sulla mobilitazione militare. La nuova normativa obbliga gli uomini ad aggiornare i propri dati di leva presso le autorità, aumenta i pagamenti a coloro che si arruolano volontariamente e inasprisce le pene per chi si sottrae alla leva. Il testo ha suscitato diverse rimostranze per la soppressione, all’ultimo momento, di una clausola che prevedeva la smobilitazione dei soldati che avevano prestato servizio per trentasei mesi: un duro colpo per i militari impegnati al fronte da più di due anni. L’Ucraina è sotto la legge marziale dal 24 febbraio 2022; il giorno successivo Zelensky ha firmato un decreto sulla mobilitazione generale. Agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni è vietato lasciare il Paese. (16 APR - DEG)

(© 9Colonne - citare la fonte)