"Attenzione a non fare passi indietro nella crescita dell'Unione europea". A lanciare l’allarme, in un'intervista alla Stampa, il commissario europeo uscente all'Economia, Paolo Gentiloni. "Negli ultimi anni, tra Eurobond e unità sull'Ucraina, siamo andati avanti nello sviluppo di questa incompiuta che è la Ue: non sono altrettanto ottimista sui prossimi cinque anni", prosegue Gentiloni, aggiungendo che "democrazie fragili, a partire da Francia e Germania, e una postura euroscettica che non dice più ‘usciamo’, ma coltiva una sorta di nazionalismo intergovernativo, rischiano di essere pericolose per l'Unione". Per l’ex premier “molto dipenderà dalla presidente, Ursula Von der Leyen. Se, come credo, manterrà alto il livello dell'ambizione, allora avremo una chance di evitare che questo pendolo tra lavoro comune e interessi nazionalisti faccia danni". Per rafforzare l’Ue, “la bussola da seguire è in larga parte contenuta nel rapporto di Mario Draghi". (29 set-lam)
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