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AUSTRIA, COMUNITA’ EBRAICA:
FERMATE NAZI DA CANTINA

AUSTRIA, COMUNITA’ EBRAICA: <BR> FERMATE NAZI DA CANTINA

“Sono preoccupato, ma non da oggi, per l’ascesa di Herbert Kickl. Ma ho sentito molte persone e ho ascoltato le parole del cancelliere uscente Karl Nehammer. Mi sono convinto che farà un’alleanza con la Spoe, che si è già mostrata più morbida rispetto alla vigilia del voto, e che riuscirà a imbarcare anche un terzo partito, ad esempio i Neos. E non penso che si coalizzerà con l’estrema destra”. Così, in una intervista a Repubblica, Ariel Muzicant, già presidente della Comunità ebraica viennese e oggi a capo dello European Jewish Congress (EJC), che rappresenta 42 Paesi, commenta la vittoria alle elezioni legislative in Austria del partito di ultradestra Fpo di Herbert Kickl (nella foto) con il migliore risultato della sua storia: 28,8% dei voti, quasi 13% in più che nel 2019 mentre staccati risultano i popolari. Il presidente del Congresso ebraico europeo si rifiuta da sempre di stringere la mano ad esponenti della Fpoe. Un partito - l’imprenditore lo denuncia da decenni - che pullula di “Kellernazis”, di “nazisti da cantina”, di esponenti di confraternite antisemite e nostalgiche e nazisti mai redenti. Tuttavia Muzicant pensa che il leader dei Popolari farà una coalizione con i socialdemocratici e forse con i Neos, “e non con Kickl”. E fa sapere di aver denunciato esponenti e candidati della Fpoe che alla viglia del voto hanno partecipato al funerale di un funzionario locale, Walter Suche, cantando un inno delle SS. L’ultimo scandalo che ha colpito gli uomini di Kickl. “E’ lo stesso sviluppo dell’Afd tedesca – aggiunge -. Ma in Germania, contrariamente che in Austria, c’è un cordone sanitario che regge, contro il partito di Alice Weidel e Tino Chrupalla. La Fpoe, pur essendo stata fondata da ex Ss e da nazisti, è stata sdoganata quasi subito, dopo il 1945. Anche per un rapporto con la storia molto più ambiguo. Gli austriaci si sono sempre sentiti vittime più che carnefici. È questa la grande differenza con la Germania”.

 Ed in una intervista a La Stampa sottolinea: “Quasi il 29% è un esito terribile per il Paese, perché c'è il rischio che vadano al governo neonazisti e ‘Kellernazi’, cioé nazisti in incognito. Ma dopo aver ascoltato i discorsi a caldo del cancelliere Nehammer, leader dei popolari, tiro un sospiro di sollievo, perché spero che l'Ovp mantenga la promessa di non fare accordi con loro”, “la società austriaca ha un nocciolo duro di persone che restano affascinate da un'ideologia radicale. E poi ci sono quelli scontenti e frustrati da inflazione, migrazione e dai risultati del governo. Ma io mi appello agli altri partiti mai come ora. Scriverò al Presidente della Repubblica: fate muro. Bloccateli. L'Fpo vuole distruggere la democrazia, portare qui una democrazia illiberale sul modello ungherese di Viktor Orban, dividerci, distruggere il mutuo rispetto che ci caratterizzava” e “chiamarsi, come fa Kickl, ‘cancelliere del popolo’ ricorda la propaganda di Gobbels. Ma non bisogna dimenticare che il 71% degli austriaci non li ha votati”. (30 set - red)

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