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direttore Paolo Pagliaro

La morte di Anna Magnani

26/9/1973

Il 26 settembre 1973 moriva all’età di 65 anni, stroncata da un tumore al pancreas, Anna Magnani, l’attrice simbolo del neorealismo italiano. Nata a Roma il 7 marzo 1908 il suo volto tragico, la sua interpretazione sanguigna, il suo temperamento passionale l’hanno resa una icona incontrastata del cinema del dopoguerra. Figlia di una ragazza madre, una sarta, che dopo la sua nascita si trasferisce ad Alessandria d’Egitto, viene allevata dalla nonna e dalle cinque zie. Nel 1927 l’iscrizione alla scuola di recitazione Eleonora Duse, la futura Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e la conoscenza con Paolo Stoppa, con il quale sale sulla ribalta dell’avanspettacolo, dove lavora al fianco anche di Aldo Fabrizi e Totò. Nel 1934 si cimenta nella rivista, in una fortunata serie di spettacoli con Totò. Nel 1941, con “Teresa venerdì” di Vittorio De Sica, la sua prima grande prova di attrice che le apre le porte del grande cinema italiano: da “Roma città aperta” di Roberto Rossellini a “L’onorevole Angelina” di Luigi Zampa a“Bellissima” di Luchino Visconti. Quindi, nel 1956, l’Oscar, il primo ad una attrice italiana, per “La rosa tatuata” di Daniel Mann. Nel 1962 la grande interpretazione per Pier Paolo Pasolini in “Mamma Roma”. La sua ultima volta sul grande schermo sarà per Federico Fellini e sarà una sorta di consacrazione in vita; nel 1972 il cineasta la chiama per “Roma” per un cameo nel quale l’attrice interpreta se stessa.

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