Roma, 26 mar – “Questa bambina ci sta insegnando tanto: Governo, istituzioni, Parlamento, assistenti sociali, consulenti tecnici, magistrati, avvocati e tutti gli operatori e le operatrici che ruotano attorno alla tutela dei minori dovrebbero imparare e ascoltare”. Così la deputata M5S Stefania Ascari a margine della conferenza stampa sul caso, risalente a pochi giorni fa, di un gruppo di condomini di Monteverde che ha impedito il prelevamento di una bambina dall'appartamento dove vive con la mamma, per essere trasferita in una casa-famiglia. “Perché una bambina di cinque anni si lega con scotch a una sedia sotto a un tavolo? È normale tutto questo? Perché lo fa, perché arriva a un gesto così estremo? – chiede Ascari - Forse perché sta provando un dolore e una paura terribile di essere allontanata dalla mamma. E perché un’intera comunità ha fatto rete intorno a questa famiglia, alla mamma, ai nonni?”. Per la deputata, “bisogna che la smettiamo con questi prelievi coatti, con la considerazione dei bambini pari a zero: sono dei fantasmi nelle Aule di Tribunale, non vengono ascoltati. Bisogna che la smettiamo con i “’reset’ all’interno delle case-famiglia. Soprattutto quando si è in presenza di un genitore sottoposto a processo per codice rosso, quindi per violenza e maltrattamenti, bisogna capire che forse quel genitore non è un bravo genitore e non si può, sulla base della legge 54 del 2006, costringere quel bambino a tutti i costi a vedere il genitore violento. Questa non si può chiamare giustizia e superiore interesse del minore, si deve chiamare violenza istituzionale, psicologica e deve finire”, ha concluso. (po/mol)