Roma, 3 apr “Abbiamo portato in quest’aula il racconto di chi il carcere lo vive: quest’opera cinematografica ha il pregio e il merito di mettere in relazione la comunità carceraria con la comunità fuori dal carcere, di raccontare il carcere non solo come luogo fisico e tempo fisico, ma anche come tempo esistenziale. E anche la capacità di raccontare come i laboratori teatrali, quelli che poi producono opere audiovisive e cinematografiche abbiano una potenza incredibile in termini di introspezione, di condivisione, di rivisitazione critica del vissuto e di riscatto sociale. Questo i detenuti ci insegnano attraverso questo cortometraggio”. Così Valentina D’Orso, deputata M5S capogruppo nella commissione Giustizia, che ha promosso alla Camera la proiezione del cortometraggio "Siamo a'mmare" di Alessio Genovese, frutto di un percorso di scrittura partecipata e dell'interpretazione di alcuni detenuti del carcere Ucciardone di Palermo. Unitamente all'opera è stato proiettato il materiale di backstage, testimonianza di come il processo creativo possa essere occasione di introspezione, rivisitazione critica del proprio vissuto, condivisione e riscatto sociale per i detenuti e dunque momento qualificante per l'attuazione della finalità rieducativa della pena. Dopo la proiezione, insieme a Valentina D'Orso e al regista, sono intervenuti il sociologo Daniele Saguto che ha lavorato al progetto, il deputato M5S Raffaele Bruno, primo firmatario della proposta di legge “Teatro in ogni carcere”, mentre le conclusioni sono state affidate alla senatrice Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai. (PO / Roc) ////