“Io lo dico da subito, quello che sta avvenendo è un genocidio. Parliamo di oltre 52mila esseri umani, donne, uomini e bambini, 20mila bambini che non ci sono più. E questo è inaccettabile. Perché questa volontà genocidiaria l'abbiamo già toccato un anno fa, quando siamo stati al valico, abbiamo visto oltre 1500 camion bloccati deliberatamente da Israele per provocare sofferenza per provocare dolore, cibo utilizzato come arma di guerra. E questa è inaccettabile”. Così Stefania Ascari, presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia Israele-Palestina, a margine della conferenza di presentazione della carovana di parlamentari, europarlamenti, accademici, rappresentanti delle organizzazioni governative, giornalisti che da 16 al 19 maggio saranno prima al Cairo e poi al valico di Rafah, chiuso ormai ininterrottamente dal 2 marzo. “Tutto questo è disumano, e questo lo ricordo perché Israele si considera la più grande democrazia del Medio Oriente. Ma io vorrei ricordare a Israele che uno Stato democratico non compie il genocidio, non utilizza la fame e la sete come armi di guerra, non ruba case e territori altrui e non lascia una popolazione da oltre settant'anni in una condizione di apartheid. Questo non si chiama autodifesa. Si chiama democrazia, questi si chiamano atti terroristici e volontà, intenzione di commettere un genocidio”.
(PO / Sis)
(© 9Colonne - citare la fonte)