Roma, 4 giu - "Presentiamo il podcast 'In bocca al lupo', all'interno del taccuino 'Nuovi linguaggi contro la violenza di genere', e di sicuro il linguaggio oggi più dirompente, che arriva a tantissime persone e a tantissimi ragazzi, è proprio quello dei podcast, questo nuono mezzo di comunicazione. E lo hanno fatto in maniera molto coraggiosa due ragazze, Iris e Margherita, una produttrice cinematografica e una psicologa: i podcast tendono ad essere leggeri e accattivanti, invece loro hanno scelto scientemente il tema della violenza di genere anche per parlarne in modo diverso, con un nuovo linguaggio. Sono davvero contenta, prima di tutto per aver contribuito ai lavori di questo podcast e poi di averlo ospitato all'interno del taccuino 'Nuovi linguaggi contro la violenza di genere', perché il podcast è un nuovo linguaggio". Così Martina Semenzato, presidente della Commissione Femminicidio, che ha promosso alla Camera la presentazione del podcast "In bocca al lupo". "Abbiamo avuto ospiti di spicco tra testimoni ed esperti, ognuno di loro ci ha dato uno spunto in più per ampliare la riflessione su un tema di cui si parla ma forse male, perché non arriva, quindi abbiamo creato un podcast che possa arrivare a tutti" spiega Iris Gaeta, produttrice del podcast. Ospiti della prima puntata proprio la presidente Semenzato e il magistrato Valerio de Gioia: "Con loro - spiega - abbiamo esplorato sia le tematiche giuridiche che della Commissione, parlando soprattutto di violenza economica. Tra gli ospiti delle altre puntate la psicoterapeuta Anna Rita Verardo e Valeria Solarino, che hanno parlato di arte e gaurigione. Poi abbiamo affrontato il tema del linguaggio, con la giornalista Adriana Pannitteri e con Roberto Corradi, autore cinematografico e televisivo". Quanto al titolo del podcast, la produttrice spiega: "A noi piaceva molto l'ambivalenza di questo modo di dire: per noi 'in bocca al lupo' è un augurio, qualcosa di positivo, la lupa prende in bocca i cuccioli per salvarli e nutrirli. E noi infatti rispondiamo 'viva il lupo', perché non è il lupo a dover morire ma la paura di affrontarlo".  Margherita Filosa, tra le autrici e conduttrici del podcast, spiega: "Insieme a Iris abbiamo scritto questo format per sensibilizzare sull'argomento della violenza di genere, renderlo accessibile a tutti, fornendo info utili e strumenti concreti per chi ascolta, che può essere sia la vittima che l'autore di violenza, infatti abbiamo voluto affrontare un tema di cui si parla poco che è quello della riabilitazione dell'autore di violenza". "Il podcast - racconta Margherita - nasce da una mia esperienza personale di violenza: con la denuncia non ho trovato né un punto di inizio né di fine, per questo ho parlato con Iris e le ho chiesto di fare qualcosa insieme per rendere le persone consapevoli di tutti quei meccanismi che purtroppo sono 'normalizzati', perché tante persone potrebbero uscire da una situazione di violenza ma mancano le conoscenze non solo alla vittima ma anche a chi è intorno. E' importante raggiungere anche solo una persona che si trova nella 'prigione invisibile' della violenza per poterla aiutare, offrirle strumenti concreti e farla sentire supportata". (PO / Roc) ////