“L’Italia aderisce ufficialmente all’Alleanza Ue sul nucleare, dopo avervi preso parte finora in qualità di osservatore”. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in occasione della riunione dell’Alleanza che si è tenuta questa mattina a margine del Consiglio Energia in corso a Lussemburgo. “Si tratta - ha sottolineato il ministro - di una decisione in linea con le scelte di politica energetica del governo italiano che promuove con convinzione il principio della neutralità tecnologica, per seguire una transizione energetica sostenibile, che garantisca la sicurezza e la resilienza del sistema energetico e favorisca imprese e famiglie. L’Italia sta infatti seguendo una strategia nazionale che in maniera trasparente e graduale, promuove una rivalutazione pragmatica del ruolo dell’energia nucleare come fonte decarbonizzata, sicura, affidabile e programmabile”. “Siamo felici - ha concluso Pichetto Fratin - di collaborare e lavorare attivamente da oggi, con tutti i Paesi dell’Alleanza Nucleare, per promuovere insieme la definizione di un quadro europeo favorevole allo sviluppo dell’intera catena del valore dell’energia nucleare”. Tra i primi commenti quello del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che su X scrive: “Buonsenso e concretezza. Bene così!”. L'Alleanza nucleare è stata istituita su iniziativa della Francia nel febbraio 2023. I Paesi fondatori dell’Alleanza sono 12: Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria. Principali obiettivi e priorità politiche dell’Alleanza nucleare sono la promozione dell’energia nucleare quale pilastro strategico della transizione energetica europea, al fianco delle fonti rinnovabili; lo sviluppo di un maggiore accesso a finanziamenti pubblici e privati (europei), anche per progetti di produzione di energia da reattori nucleari, inclusi Smr e Amr; rispetto della piena neutralità tecnologica, promuovendo una adeguata diversificazione degli approvvigionamenti energetici che includa il nucleare tra le fonti sicure e resilienti; riduzione delle dipendenze strategiche, promuovendo la creazione di un’industria nucleare europea in grado di assicurare l’approvvigionamento delle materie nucleari necessarie per applicazioni energetiche e non. L’Alleanza nucleare si riunisce periodicamente a margine dei Consigli Energia dell’Ue, con la partecipazione di ministri e/o rappresentanti di alto livello dei Paesi membri. La governance e l’attività di lavoro dell’Alleanza non risultano ancora pienamente cristallizzate. È attualmente in discussione tra i membri una proposta di "Programma di lavoro dell'Alleanza nucleare” promossa dalla Svezia, che dovrebbe definire una più strutturata e solida gestione delle attività per il prossimo futuro. Cosa implica l’ingresso effettivo dell’Italia nell’Alleanza? La possibilità di partecipare attivamente alle discussioni, gruppi di lavoro e comunicati alla Commissione Europea, al pari degli altri partecipanti; il contributo attivo al Gruppo di Lavoro sul Financing, che ha l’obiettivo di identificare possibili modalità per migliorare l'accesso dei progetti nucleari ai finanziamenti nell'Ue, trattandola al pari delle altre fonti low-carbon; il consolidamento e facilitazione del dialogo con la Commissione Europea sulle tematiche inerenti all’energia nucleare e il rafforzamento delle interazioni con gli altri Paesi “pro-nucleare”. (Roc)
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