Roma, 17 giu – “Abbiamo fatto un'indagine conoscitiva al Senato, proprio per verificare la complementarietà  e la situazione dell'integrazione tra sanità pubblica e sanità privata: quello che emerge è sicuramente che ci sono regioni, come la regione Lombardia, dove esistono delle best practices di complementarietà completa tra le strutture private e pubbliche. Ci sono purtroppo invece regioni dove il cittadino non si affida nemmeno alla struttura privata accreditata. Perché? Perché le liste d'attesa sono molto lunghe. Ecco allora che un anno fa siamo intervenuti col decreto legislativo sulle liste d'attesa, per poterle abbattere: e siamo intervenuti non inserendo nuovi soldi ma cercando direttamente di andare a gestire a livello nazionale questa problematica”. Così Elena Murelli, senatrice della Lega, in occasione della presentazione del rapporto dell’Associazione italiana dell’ospedalità privata (Aiop) su “Spesa sanitaria privata, tra mito e realtà”. Col dl liste d’attesa, continua Murelli, si è intervenuti “per trovare un accordo tra le regioni per fare in modo che ci sia complementarietà e collaborazione tra le stesse, per fare in modo che il cittadino abbia un accesso equo direttamente alle cure e possa andare da una regione all'altra senza problemi”. Detto questo, conclude la senatrice, “sicuramente ci sono situazioni particolari dove le terapie innovative sono di primo ordine e deve essere possibile per ogni cittadino avere accesso a queste cure senza problemi”.

(PO / Sis)