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KHAMENEI NON MOLLA
USA VERSO INTERVENTO?

KHAMENEI NON MOLLA <BR> USA VERSO INTERVENTO?

È arrivata alle prime ore di questa mattina la risposta della Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, all’aut-aut del presidente americano Donald Trump che ha chiesto alla Repubblica islamica di arrendersi incondizionatamente. “Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio”, ha scritto in un post in farsi su X Khamenei, facendo riferimento al nome spesso utilizzato per Ali (Haidar), considerato dai musulmani sciiti il primo imam e successore del profeta Maometto. Il leader iraniano ha inoltre pubblicato sul suo account X in lingua inglese un secondo post (seguito da un terzo identico in ebraico) nel quale afferma che “Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà verso i sionisti”.

Khamenei, uno degli uomini più potenti del Medio Oriente, ha governato l'Iran con il pugno di ferro per quasi quattro decenni, schiacciando il dissenso in patria e promuovendo il controverso programma nucleare iraniano. In qualità di guida suprema, esercita il controllo del governo, della magistratura e dell'esercito in una nazione di 90 milioni di abitanti, nonché della Guardia Rivoluzionaria iraniana (IRGC) e della potente forza Quds, un'unità clandestina dell'IRGC che sovrintende a gruppi come Hamas, Hezbollah e gli Houthi. Khamenei divenne la guida suprema dopo la morte di Khomeini nel 1989.  

Una manciata di ore prima dei messaggi del leader iraniano, il presidente americano Donald Trump aveva scritto sul suo social Truth: “Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto "Leader Supremo". È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (non lo uccideremo!), almeno non per ora. Ma non vogliamo che i missili vengano lanciati contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza sta per esaurirsi!”. A stretto giro il tycoonaveva quindi pubblicato un secondo post in cui si è limitato a scrivere “RESA INCONDIZIONATA!” tutto maiuscolo. "Il presidente ha dimostrato una notevole moderazione nel mantenere l'attenzione delle nostre forze armate sulla protezione delle nostre truppe e dei nostri cittadini. Potrebbe decidere di dover adottare ulteriori misure" per impedire all'Iran di arricchire l'uranio, ha scritto da parte sua Il vicepresidente degli Stati Uniti su X in merito alle speculazioni su un possibile intervento americano in Iran.

Ieri, Trump ha tenuto un incontro con il suo team per la sicurezza nazionale e alcune fonti affermano che si sta aprendo all'idea di attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani. Nel frattempo, i funzionari israeliani attendono che Trump prenda una decisione, sperando che gli Stati Uniti intervengano. È del resto un dato di fatto che oltre 30 aerei cisterna statunitensi per il rifornimento in volo sono stati inviati in Medio Oriente per offrire a Trump una serie di opzioni militari, secondo diversi analisti. In ogni caso, nonostante le sue durissime affermazioni, l’inquilino della Casa Bianca resterebbe tuttora aperto a una soluzione diplomatica.

Va aggiunto che secondo quanto riportato questa mattina dal Wall Street Journal, che ha citato fonti interne alla Casa Bianca, Trump non avrebbe ancora deciso se gli USA potranno unirsi a Israele nel portare a termine attacchi contro i programmi nucleari e militari dell'Iran. I funzionari hanno però confermato che quella di un attacco è stata effettivamente una delle varie opzioni discusse durante un incontro tra il tycoon e il suo team per la sicurezza nazionale. (18 GIU - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)