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CENTRIFUGHE NUCLEARI
NEL MIRINO DI ISRAELE

CENTRIFUGHE NUCLEARI <BR> NEL MIRINO DI ISRAELE

La guerra tra Israele e l’Iran entra nel suo sesto giorno. Secondo quanto affermato dall'esercito, oltre 50 jet hanno preso parte alle operazioni notturne, che hanno incluso attacchi contro un sito di produzione di centrifughe iraniano, indispensabili per la preparazione di materiale compatibile con la produzione di ordigni nucleari, e diversi impianti di produzione di armi. Secondo l'IDF, il sito di produzione di centrifughe di Teheran è stato utilizzato dall'Iran per ampliare la portata e la velocità dell'arricchimento dell'uranio. Secondo lo stato maggiore ebraico tra le fabbriche di armi colpite figurerebbe anche un sito per la produzione di materie prime e componenti per l'assemblaggio dei missili terra-terra che il regime iraniano ha lanciato contro Israele, nonché strutture per la produzione di sistemi e componenti per missili terra-aria progettati per colpire aerei.

L'esercito israeliano stima di raggiungere i propri obiettivi contro il programma nucleare iraniano entro una o due settimane. Nella giornata di ieri, gli aerei da combattimento con la Stella di David hanno colpito decine di lanciatori e altre strutture. Il portavoce delle IDF, il generale di brigata Effie Defrin, nella serata di ieri ha sottolineato che, a causa degli attacchi israeliani degli ultimi giorni, le forze iraniane si sono ritirate nella zona centrale del paese. Dunque, nella fase attuale “si stanno impegnando per lanciare missili” da Isfahan”. “Si sono ritirati dall'Iran occidentale, ma noi li stiamo inseguendo”, ha aggiunto. Inoltre, da ieri mattina, le IDF hanno dichiarato di aver colpito i sistemi di difesa aerea iraniani e i siti radar nell'Iran occidentale, pubblicando i filmati di alcuni degli attacchi.

Secondo quanto riportato dall'esercito martedì, dall'inizio dell'operazione l'IAF ha distrutto 70 batterie di difesa aerea della Repubblica islamica. Nonostante ciò, i vertici militari israeliani hanno specificato che “sorvolare l'Iran non è comunque esente da rischi”. Intanto, secondo le stime dell’associazione umanitaria Human Rights Activists, con sede a Washington, gli attacchi israeliani avrebbero ucciso almeno 585 persone ferendone altre 1.326. L’organizzazione afferma di aver identificato 239 delle vittime come civili e 126 come membri del personale di sicurezza. Da parte sua, Teheran ha fissato il bilancio delle vittime a 224 morti e 1.277 feriti. (18 GIU - deg)

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