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TRUMP HA ESAMINATO
I PIANI D’ATTACCO

TRUMP HA ESAMINATO <BR> I PIANI D’ATTACCO

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “ha esaminato i piani di attacco all'Iran, ma sta aspettando di vedere se Teheran si ritirerà dal suo programma nucleare” prima di decidere su un eventuale partecipazione americana al conflitto. Così alla CNN una fonte a conoscenza della questione. “Ho delle idee su cosa fare, ma non ho ancora preso una decisione definitiva. Mi piace prendere la decisione finale un secondo prima che sia necessario, perché le cose cambiano. Voglio dire, soprattutto con la guerra, si può passare da un estremo all'altro”, ha inoltre affermato il tycoon nello Studio Ovale.

Precedentemente, parlando con i giornalisti sul prato sud della Casa Bianca, il presidente americano era, allo stesso modo, rimasto nel vago rispondendo alle domande sulla questione di una discesa in campo diretta contro Teheran al fianco dello Stato ebraico. “Non potete sapere se lo farò - ha detto -. Potrei farlo, potrei non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò”. “Posso dirvi questo: l'Iran ha un sacco di guai e vuole negoziare. E io ho detto, perché non avete negoziato con me prima di tutta questa morte e distruzione?”. A questo punto, ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca “È molto tardi per parlare. C'è una grande differenza tra adesso e una settimana fa”. Trump si è inoltre complimentato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu per l’efficacia “sorprendente” dei blitz invitandolo ad “andare avanti” sulla strada intrapresa.

Il presidente americano ha inoltre affermato anche in questa circostanza che “niente è deciso finché non è fatto. La guerra è molto complessa. Possono succedere molte cose brutte. Si fanno molti cambiamenti. Quindi non lo so. Non direi che abbiamo ancora vinto qualcosa. Direi che abbiamo sicuramente fatto molti progressi”. Trump  ha lasciato intendere che il conflitto potrebbe presto giungere alla fine, affermando a un certo punto di non “sapere per quanto tempo ancora durerà”. In ogni caso, ha aggiunto, “Non stiamo cercando una guerra a lungo termine”. “Voglio solo una cosa: l'Iran non può avere un'arma nucleare”, ha però ribadito sottolineando che gli Stati Uniti non cercano un “cessate il fuoco”, ma piuttosto una "vittoria totale e completa. E sapete – ha aggiunto - qual è la vittoria? Nessuna arma nucleare”. Trump si è quindi, come già negli scorsi giorni, “rammaricato” del fatto che Teheran non abbia accettare un accordo sul nucleare prima del termine di 60 giorni posto dagli Usa, scaduto la settimana scorsa. “Come ha affermato oggi lo stesso presidente Trump, tutte le opzioni restano sul tavolo", ha affermato da parte sua un funzionario della Casa Bianca.

In serata, da Israele, è stato diffuso un videomessaggio in cui Netanyahu ha ringraziato Trump per il “sostegno che gli Stati Uniti ci hanno fornito nella difesa dei cieli di Israele”. Il premier ha affermato che i due leader hanno parlato regolarmente, inclusa una conversazione “molto calorosa” avvenuta martedì sera. “Desidero ringraziare il presidente Trump per il suo sostegno”, ha affermato il leader israeliano, sottolineando che Israele sta “colpendo duramente il regime degli ayatollah” danneggiando le strutture nucleari, i missili e i “simboli del potere” dell'Iran. (19 GIU - deg)

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