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DIFESA UE, POLITI:
OBIETTIVO 5% INUTILE

DIFESA UE, POLITI: <br> OBIETTIVO 5% INUTILE

“Parlare di un obiettivo del 5% per le spese militari è esercizio di creatività finanziaria: non ci sono i soldi, nemmeno per gli americani”. Lo ha dichiarato Alessandro Politi, Direttore della Nato Defense College Foundation, intervenendo ieri al seminario organizzato da ELEC ed Eurispes a Roma. Politi ha criticato duramente la mancanza di realismo nei negoziati in corso in ambito NATO e ha rilanciato la necessità di costruire una “deterrenza convenzionale credibile”, fondata su riserve addestrate e standard produttivi comuni. “I sistemi d’arma senza le persone addestrate dietro non servono”, ha aggiunto. “La PESCO non ha prodotto nulla. Bisogna passare a un modello Schengen della difesa, fondato su un nucleo ristretto di Paesi realmente produttori e non semplici consumatori di armamenti”. Secondo Politi, solo 5-6 Paesi europei sono oggi in grado di standardizzare produzione e logistica militare per rendere credibile l’Europa sia agli occhi degli alleati sia degli avversari. “Non servono progetti vaghi, ma capacità operative comuni e immediate”, ha detto. Politi ha inoltre affermato che “L’efficacia dell’articolo 5 della NATO si regge sull’arsenale nucleare statunitense, che oggi è già inferiore a quello russo. Se la sua credibilità politica cala, dobbiamo chiederci cosa sia credibile nelle mani degli Stati europei”. Secondo Politi, in uno scenario globale dove il rischio nucleare è tornato esplicito, “non si può ignorare la debolezza industriale, politica e tecnologica europea”. E ha concluso: “La diplomazia senza forza sottostante è vuota”. (19 giu - red)

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