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direttore Paolo Pagliaro

SCULTURA, ‘’LOOK DOWN’’
DI JAGO A MONTECITORIO

SCULTURA,  ‘’LOOK DOWN’’ <BR> DI JAGO A MONTECITORIO

Il cortile d’onore di Palazzo Montecitorio, ridisegnato da Ernesto Basile  all’inizio del secolo scorso, da oggi non è più lo stesso. A caratterizzarlo, dall’inaugurazione di stamattina, sarà la scultura “Look Down”, opera di Jago (pseudonimo di Jacopo Cardillo), collocata stabilmente nel cortile.   "'Look Down' - ha spiegato l'artista - è un’opera che nasce da uno sguardo rivolto verso il basso, non per vergogna, ma per consapevolezza. È un invito a dirigere l’attenzione su ciò che troppo spesso ignoriamo: la povertà, l’abbandono, la fragilità che abita le nostre città e il nostro tempo. In questa opera ho voluto raffigurare l’innocenza ferita di milioni di bambini, ma anche la promessa di un futuro che dipende da come sapremo proteggerli oggi.  Portare questa scultura nel cuore delle istituzioni della Repubblica, nel cortile d’onore della Camera dei deputati, è un atto di fiducia nella responsabilità collettiva e nella forza del simbolo. Ogni bambino del mondo rappresenta il nostro futuro: riconoscerne la dignità è il primo passo per costruire una società migliore. Che questo marmo non resti muto, ma continui a parlare a chi decide, a chi rappresenta, e soprattutto a chi guarda. Perché guardare in basso, in questo caso, significa innalzare la coscienza".  "Accogliere un'opera d'arte negli spazi istituzionali è una scelta che afferma l'apertura della democrazia alla dimensione culturale, alla creatività, al pensiero critico e alla libertà espressiva. L'arte, nelle sue forme più diverse, non solo riflette la società, ma la interpella, la stimola, la accompagna nei suoi passaggi storici più complessi" afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, nel suo intervento alla cerimonia d’inaugurazione dell’opera scultorea.  "La Camera, luogo per eccellenza della rappresentanza e del confronto democratico, conferma il proprio impegno a promuovere la cultura come bene comune - ha affermato Fontana -. Ogni opera accolta tra queste mura testimonia la vitalità di un dialogo tra passato e presente, tra memoria e visione. Un dialogo che si rinnova ogni volta che cittadini, studenti, studiosi varcano la soglia di questo edificio e si confrontano con il patrimonio che esso custodisce". (Roc)

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