Oggi e domani si tiene “Sulle altezze del coraggio”, la nuova impresa della paziente oncologica Loretta Pavan. L’obiettivo è conquistare il brevetto dell’Everesting sullo Stelvio, ovvero percorrere in bici il passo alpino per 6 volte da Prato dello Stelvio (Bolzano) e raggiungere un’altimetria pari all’altezza dell’Everest (8.848 metri). “Pedalando ho imparato ad affrontare la malattia, lotto ogni giorno contro la paura che il male possa ripresentarsi ma lo sport è la mia medicina, salire in sella mette in armonia corpo e mente” le parole di Loretta che, con questa iniziativa, vuole sfidare tutti i limiti che la malattia cerca di imporre e lanciare un messaggio di forza e speranza per tutti coloro che combattono ogni giorno contro il cancro. Infatti, in Italia ogni anno oltre 390mila persone sono colpite da una forma di tumore e i pazienti vivi complessivamente ammontano a 3,7 milioni. Migliorano i tassi di sopravvivenza e guarigione ma una neoplasia rappresenta una sfida difficile per ogni uomo e donna che si ammala. Loretta per ogni salita avrà al suo fianco un compagno di sella: Rocco De Vivo (direttore f.f. UOC di Oncologia di Vicenza), Massimiliano di Maio (presidente AIOM-Associazione Italiana di Oncologia Medica), Roberto Ciambetti (presidente del Consiglio Regionale del Veneto e vice presidente della Lega Ciclismo Professionistico) ed il pugile Luca Rigoldi. La sfida prevede l’impegno in sella per diverse ore con la possibilità di qualche pausa ma senza dormire. L’impresa sarà documentata da un videomaker che seguirà la ciclista in tutto il percorso catturando momenti di fatica ed emozione. La storia di Loretta Pavan la conoscono in molti: 64enne, ex imprenditrice di successo, nel 2006 le viene diagnosticato un tumore al seno, la stessa tremenda malattia che si è portata via, in giovane età, le sue due sorelle, morte a 9 mesi l’una dall’altra. Segue un periodo frenetico fatto di ricoveri, interventi, terapie ma anche di intere giornate in ufficio, riunioni estenuanti e bilanci da fare. Loretta comincia a riflettere e decide di cambiare vita: abbandona l’azienda e sale in bici. Da questo momento inizia la sua seconda vita. È il 2008 quando Loretta sale in sella, da allora non smette più di pedalare. Loretta pedala per passione e per beneficenza: da anni sostiene, con le raccolte fondi abbinate alle sue imprese, gli Amici del Quinto Piano, un gruppo di volontari con l’obiettivo di sostenere i malati oncologici, gli ex malati e i loro familiari attraverso il coinvolgimento degli stessi in attività legate alla cultura, al benessere, all’alimentazione e alla promozione dei diritti del malato. “E’ con vero piacere che ho deciso di aderire e supportare l’iniziativa di Loretta di affrontare per sei volte consecutive il passo dello Stelvio in bici, innanzitutto da oncologo percepisco una forte valenza simbolica nell’accompagnare un ex-paziente sul tratto impegnativo di una salita come potrebbe essere un iter di cura che inizialmente sembra insormontabile ma che poi diventa gestibile con l’aiuto e la condivisione – racconta il dott. De Vivo -. Il messaggio che Loretta rivolge a tutti gli ex- o attuali pazienti oncologici è quello di affrontare le cure con coraggio e fiducia nei progressi che sono stati fatti negli ultimi anni e di cercare di ritornare quanto prima ad una vita piena e attiva anche dopo una diagnosi che spesso giunge inaspettata ed in pieno benessere. Ed io sposo in pieno tutto ciò. L’altra tematica che da oncologo mi sta a cuore è che l’attività fisica regolare ha enormi effetti benefici sulla riduzione degli effetti collaterali di molte cure di tipo ormonale o chemioterapico oltre ad avere sicuramente un effetto preventivo sui processi di invecchiamento e su molte malattie di tipo cronico-degenerativo. Sento che da medico non basti soltanto dare consigli ma che testimoniare in prima persona tutto ciò, magari insieme a Loretta, sia la scelta migliore”. “Sulle altezze del coraggio” è patrocinata dall’Azienda ULSS8 Berica e dall’AIOM il cui presidente Massimiliano Di Maio racconta: “Sono molto felice di poter partecipare all’impresa di Loretta. Da anni dico che per me il ciclismo è una metafora dell’oncologia, sia dal punto di vista dei pazienti che dei medici, e una scalata difficile come quella dello Stelvio simboleggia le difficoltà del percorso ma anche l’importanza di condividere gli obiettivi. AIOM sottolinea l’importanza dell’esercizio fisico sia per le persone sane (come prevenzione) sia per i pazienti oncologici: dico sempre che, per gli stili di vita, l’esempio è importante e sono molto contento di poter accompagnare Loretta in questo messaggio di sport e di vita”. (4 lug – red)
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