“Dove sta questa proposta? Più che Ius Scholae, al momento è Ius Solae”. Quella del segretario di Più Europa, Riccardo Magi, è una delle voci che si levano dalle fila dell’opposizione per chiedere a Forza Italia, e al suo leader Antonio Tajani, se davvero fanno sul serio, nonostante la contrarietà di Fdi e Lega, in tema di riforma della cittadinanza e di Ius Scholae. O meglio, Ius Italiae, come ha nominato la sua proposta il vicepremier, spiegando che servirebbero dieci anni di scuola con profitto per ottenere la cittadinanza, una proposta quindi “più restrittiva della situazione attuale”. “Ci sembra che puntualmente, con l’arrivo dell’estate e forse anche un po’ per effetto del referendum – afferma Magi - Tajani riprende a parlare di Ius Scholae. Il problema è che c’è subito il muro di sbarramento dei suoi alleati della destra: in questo modo è una presa in giro per migliaia di ragazze e di ragazzi che attendono una vera riforma. Noi che siamo stati promotori del referendum sulla cittadinanza, siamo disposti in Parlamento a discutere e anche a votare qualsiasi proposta purché sia migliorativa davvero della normativa adesso vigente: quella di Forza Italia ci sembra che per volontà dello stesso Tajani sia più restrittiva, almeno così lui la rivendica: ma il punto è se si fa sul serio”. Sulla stessa linea Angelo Bonelli di Avs: “Forza Italia, ovvero Tajani, ci ha abituato a tante posizioni estive per conquistare i titoli di giornale, se vuole fare sul serio su Ius Scholae presenti una proposta, venga in Parlamento e noi siamo disposti a valutarla, ma non siamo disposti a giocare sulla vita delle persone”. “In realtà Forza Italia lo Ius Scholae non lo vuole fare. Lo dicono, ma sono solo chiacchiere. Non fanno sul serio, perché hanno una paura incredibile della reazione di Giorgia Meloni e della tenuta della maggioranza" dice la senatrice Raffaella Paita, capogruppo a Palazzo Madama di Italia Viva, ospite a Sky. "Se Forza Italia facesse sul serio, Italia Viva sarebbe disposta a dare una mano sulla cittadinanza. Ma è inaccettabile che si racconti di voler affrontare il tema e poi non si faccia nulla, e sottolineo nulla, perché questa iniziativa diventi un atto concreto. Nella conferenza dei capigruppo - spiega Paita - Forza Italia non ha mai chiesto di mettere in calendario questo provvedimento. Ieri Tajani in Parlamento non ha risposto a Renzi perché non è in grado di rispondere. Il dibattito non si aprirà mai". (Roc)
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