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ALMASRI, NORDIO TORNA
NELL’OCCHIO DEL CICLONE

ALMASRI, NORDIO TORNA <br> NELL’OCCHIO DEL CICLONE

La bufera politica sul caso Almasri si riaccende con forza dopo le anticipazioni di alcuni quotidiani sulla chiusura dell’indagine da parte del Tribunale dei ministri sulla mancata consegna alla Corte penale internazionale del generale libico Najeem Osama Almasri, arrestato a Torino il 20 gennaio scorso. E secondo alcuni documenti emersi, la capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio, Giusi Bartolozzi, sarebbe a conoscenza della vicenda già dal primo pomeriggio di domenica 19 gennaio, fatto che smentirebbe, secondo  Repubblica, la versione fornita da Nordio in Parlamento, secondo cui il ministero sarebbe stato informato solo il giorno successivo. Nel corso di una lunga conferenza dei capigruppo in Senato, stamattina le opposizioni (Pd-M5S-Avs-IV) hanno chiesto  una nuova informativa urgente del ministro Nordio, da svolgersi già domani, quando il ministro della Giustizia è atteso già in Senato per il Question Time, oppure “in tempi brevi”, già la prossima settimana.  Il primo a intervenire con durezza è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli: “Siamo di fronte a un Ministro della Repubblica che ha in modo certo mentito alle aule del Parlamento. Abbiamo chiesto che venga a riferire immediatamente in Parlamento rispetto a un dato che non è in contestazione. Non è che forse ha detto una menzogna: è evidente che ha informato il Parlamento affermando di aver saputo dell’arresto di Almasri il 20 gennaio, quando invece risulta ne fosse a conoscenza già nei giorni precedenti”. Per il senatore M5S “una persona seria dovrebbe dimettersi immediatamente. Per ora chiediamo che venga in Aula a parlarci, non bastano i tempi stretti del question time”.

Sulla stessa linea il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Boccia: “È gravissima la condizione del ministro Nordio, perché ha chiaramente mentito al Parlamento. È urgente che venga a riferire”. Per il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro “siamo dinanzi a un fatto davvero clamoroso. Ministri si sono dimessi per ragioni infinitamente meno gravi. Qui c’è un ministro che ha mentito al Parlamento. Lo voglio dire in Aula, davanti a lui e al Paese: deve dimettersi”. Secondo De Cristofaro, “il question time non è lo strumento adatto: è troppo breve e non permette di ricostruire una vicenda così delicata. Serve un confronto pubblico e approfondito”. Per Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva al Senato “prima di parlare di dimissioni, vogliamo che il ministro Nordio dica la verità. Ci sono incongruenze gravi, e va chiarito anche il ruolo della sua capo di gabinetto, Giusi Bartolozzi, e la scelta di utilizzare Signal per comunicare”.

(© 9Colonne - citare la fonte)