Parole che lasciano il segno, dentro Forza Italia e nella maggioranza, quelle pronunciate dall'ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione dei palinsesti del Gruppo. Governo Meloni ""migliore d'Europa", lo Ius Scholae (cavallo di battaglia di Fi anche nelle ultime settimane) "non una priorità" e non esclusione di un suo impegno diretto in politica tra i passaggi più significativi. Pier Silvio Berlusconi scende in campo? “Magari, dipende da lui, se scende è un’ottima cosa” commenta il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, conversando con i cronisti a Montecitorio. "Saremmo assolutamente contenti - aggiunge - più quelli che scendono in campo sono di peso" e meglio è, “poi lui con il nome che porta, se decide, quando deciderà, mi sembra un fatto positivo, non è un fatto negativo, anzi: il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi ai destini di Forza Italia significa che ci tengono, ci sostengono, sempre devo dire con grande garbo, grande discrezione”. In merito al bisogno di "persone e idee nuove" in Forza Italia, rimracato dall'ad di Mediaset, Tajani si dice in sintonia: "Io guardo sempre avanti, basta vedere quanti sono i parlamentari che hanno aderito o stanno aderendo a Forza Italia a livello regionale e nazionale: le porte di Forza Italia sono sempre aperte, si spalancano, guardiamo avanti. Abbiamo un nuovo segretario nazionale dei giovani che ha una buona personalità, sta facendo bene, va in tv. Stiamo facendo crescere una classe dirigente con gli stimoli giusti, che io condivido. Sono sempre per allargare e aprire le porte di Forza Italia, se vi andate a leggere le cronache dei giornali vedrete che ogni giorno c’è qualcuno che aderisce a Forza Italia, sono assolutamente d’accordo, guardo avanti per quello”. La riforma della cittadinanza? "Ho sempre detto che non è una priorità, però la posizione non cambia, sono convinto di quello che dico e sono pronto a spiegarlo a tutti” dice Tajani, per poi aggiungere: “La priorità è la giustizia, la priorità è la sanità, la priorità è la manovra economica ed i salari più ricchi". "Noi non condividiamo il principio di accorciare i tempi per concedere le cittadinanze, e sicuramente non è una priorità per gli italiani. Partita chiusa, tema archiviato, se ne occuperà semmai la sinistra fra trent’anni se vincerà” così l'altro vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, dopo le parole di Pier Silvio Berlusconi. “Pier Silvio Berlusconi dice che lo ius scholae non è la priorità e Antonio Tajani, dopo che per la seconda estate di fila ha dato vita a un balletto ignobile, dice che la cittadinanza non è mai stata una priorità nemmeno per lui. Cambiate nome al ministro degli Esteri, chiamiamolo Leonard Zelig, come il trasformista di Woody Allen” afferma il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. (Roc)