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direttore Paolo Pagliaro

‘’ALMASRI? DETTA VERITA'
CHIACCHIERE INFONDATE''

‘’ALMASRI? DETTA VERITA' <BR>  CHIACCHIERE INFONDATE''

Sul caso Almasri "non c'è nessuna fuga, semplicemente perché non c’è nulla di nuovo sotto il sole, quello che ho detto a suo tempo in Parlamento è quello che direi ancora oggi. La situazione non è assolutamente mutata. Il chiacchiericcio che è stato riportato dalla stampa è completamente infondato": lo ha detto durante il question time in Senato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito alla vicenda Almasri,  dopo le anticipazioni di alcuni quotidiani sulla chiusura dell’indagine da parte del Tribunale dei ministri sulla mancata consegna alla Corte penale internazionale del generale libico Najeem Osama Almasri, arrestato a Torino il 20 gennaio scorso. E secondo alcuni documenti emersi, la capo di gabinetto del ministro, Giusi Bartolozzi, sarebbe stata a conoscenza della vicenda già dal primo pomeriggio di domenica 19 gennaio, fatto che smentirebbe la versione fornita da Nordio in Parlamento, secondo cui il ministero sarebbe stato informato solo il giorno successivo. "Se necessario chiariremo al momento opportuno eventuali altre novità" ma ora "si presentano eventuali violazioni di atti riservati di cui non si riesce a capire come qualcuno sia siano arrivato in possesso. Questa - sottolinea il guardasigilli - sarà eventualmente oggetto di chiarimento da parte dell'autorità giudiziaria". In merito a sue eventuali comunicazioni in Parlamento sulla vicenda, Nordio spiega che "non c'è nessuna difficoltà a farlo, ma non vedo cosa potrei aggiungere a quello che ho già detto, visto che quello che ho già detto è tutta la verità ed è assolutamente esauriente".  Dopo il question time, parlando con i cronisti, il guardasigilli ha ribadito: "Tutto quello che è stato scritto e che ho letto in questi giorni, è un poco come le leggende, sono alcune verità corredate di molte invenzioni: a parte che non posso entrare nei particolari perché c'è il famoso segreto istruttorio, la parte più 'succulenta' che ha sollevato tante polemiche non corrisponde a verità. E come faccio a difendermi se non attraverso esibizioni o contestazioni specifiche su fatti specifici, quando un'inchiesta è in corso da molti mesi nel Tribunale de ministri e stiamo per conoscerne l'esito: è una situazione difficile, perché correttezza vuole che si mantenga un certo riserbo, quindi nei limiti del possibile io non parlo. Però posso dire chiaramente che quello che ho letto non corrisponde a verità, al Parlamento ho sempre detto la verità. Ho già detto in Senato che l'idea delle mie dimissioni è un 'wishful thinking'" e "quando saranno esibiti gli atti e il Tribunale dei ministri avrà fatto le sue valutazioni potremo parlare a ragion veduta". "Da ex magistrato - ribadisce Nordio - sarebbe improprio se entrassi nei dettagli di un'indagine che è ancora in corso. Quello che ho detto in Parlamento a suo tempo è esattamente quello che è accaduto, quando saranno esibiti gli atti vedrete che era così". A Palazzo Madama, Nordio ha parlato anche della riforma della separazione delle carriere, all'esame dell'aula del Senato: "Siamo in un momento, addirittura d'arrivo, di una riforma epocale della giustizia. Le provano tutte per rallentarla o intimidirci a costo di inventarsi delle bufale solenni". (Roc)

 

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