L’obiettivo è quello di rilanciare il Sistema sanitario nazionale, “non solo per rispondere alle criticità più gravi, ma per ridare fiducia ai cittadini, alle famiglie e ai professionisti della sanità”. Così il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, presentando alla Camera il Piano strategico del partito sulla sanità. Undici punti, tra cui porre i medici di famiglia al centro del territorio, l’integrazione ospedale-territorio e la riduzione delle liste d’attesa attraverso il rafforzamento degli ambulatori pubblici, una governance centralizzata per le agende delle prestazioni e un aumento di 50.000–100.000 posti letto in regime ordinario e diurno. Secondo Tajani “è inaccettabile attendere mesi per una risonanza o un intervento. Serve una mobilitazione nazionale”. Il piano prevede inoltre l’assunzione strutturata di 10.000 medici e 20.000 infermieri, per porre fine al ricorso sistematico ai medici gettonisti. Tra gli altri punti, tempi certi per l’accesso ai farmaci innovativi. Sarcasmo dal Pd: “Tajani come il Marchese del Grillo: s’è svegliato! Dice che vuole occuparsi di sanità. Dopo tre anni che sta al governo e dopo inutili decreti di cui dovrebbe aver sentito qualcosa nei Consigli dei ministri. Ma mentre Tajani dormiva, quattro milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi e un diritto alla salute è diventato un privilegio per chi può permetterselo” così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera. “Meglio tardi che mai! Finalmente qualcuno nella maggioranza si accorge che, continuando così, il Governo Meloni finirà per smantellare il SSN e rendere il diritto alla salute un privilegio per pochi. Da quasi tre anni noi del Pd insieme alle altre forze di opposizione stiamo denunciando i gravissimi problemi che affronta la
sanità pubblica e facendo proposte per risolverli” così Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd. (PO / Roc)
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