Anche la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza è stata colpita dai raid israeliani che non accennano a interrompersi a Gaza e che hanno provocato dall’inizio della guerra con Hamas oltre 58mila morti tra i palestinesi. Secondo quanto si apprende ci sarebbero due morti e 6 feriti gravi mentre padre Gabriel Romanelli, il parroco, sarebbe rimasto leggermente ferito ad una gamba. A renderlo noto è stato questa mattina il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca dei latini di Gerusalemme. “I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento” ha affermato la premier Giorgia Meloni. Intanto l’agenzia di stampa Wafa intanto fa sapere che dall’alba ci sono già decine di morti per i raid israeliani. In particolare un uomo, sua moglie e i loro cinque figli sono rimasti uccisi quando gli aerei militari israeliani hanno preso di mira un'abitazione a Jabalia al-Balad, a nord della Striscia. Inoltre, nel quartiere di al-Zeitoun, a sud-est di Gaza City, quattro cittadini sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti quando un missile ha distrutto un appartamento nei pressi di una scuola.
IDF: VERIFICHIAMO L’ACCADUTO. L'esercito israeliano afferma di essere “a conoscenza delle segnalazioni riguardanti i danni causati alla chiesa della Sacra Famiglia nella città di Gaza e delle vittime sul posto”. In una nota, le IDF affermano che “Le circostanze dell'incidente sono in fase di valutazione”. “Le IDF – viene aggiunto nella nota - compiono ogni sforzo possibile per mitigare i danni ai civili e alle strutture civili, compresi i siti religiosi, e si rammaricano di qualsiasi danno loro causato”. L'esercito non ha al momento confermato di aver effettuato l'attacco che ha colpito l’unica chiesa cattolica dell’enclave.
IL PAPA. Papa Leone XIV è vicino ai fedeli della parrocchia di Gaza colpiti duramente questa mattina. Il pontefice - si legge in un telegramma di cordoglio inviato dal Papa, a firma del card. Pietro Parolin, segretario di Stato, al parroco Gabriele Romanelli e all’intera comunità parrocchiale - è stato "profondamente rattristato nell’apprendere della perdita di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare alla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza” ed assicura “la sua vicinanza spirituale” affidando "le anime dei defunti alla misericordia amorosa di Dio onnipotente": Leone XIV prega “per la consolazione di quanti sono nel dolore e per la guarigione dei feriti” e rinnova “il suo appello per un cessate il fuoco immediato” esprimendo "profonda speranza in un dialogo, una riconciliazione e una pace duratura nella regione”.
DIOCESI DI ROMA. "Siamo profondamente addolorati per quanto è avvenuto stamane a Gaza. La strategia israeliana non ha risparmiato neanche la Parrocchia latina della Sacra Famiglia". Lo scrive in una nota la diocesi di Roma "invocando il dono della Pace per quella terra martoriata" e continuando a chiedere "la liberazione degli ostaggi". la diocesi si "stringe in preghiera per le vittime" ed esprime "la propria solidarietà alle loro famiglie" invocando la "conversione dei carnefici". Dopo 600 giorni di guerra e oltre 60mila morti palestinesi - prosegue la nota - la comunità internazionale ha "l’obbligo di adottare tutte le misure diplomatiche per arrestare questo assurdo e deplorevole bagno di sangue".
NELLA FOTO: Il cardinal Pizzaballa in una recente visita alla parrocchia (Foto Patriarcato Latino Gerusalemme) (17 lug - deg)
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