Una dichiarazione congiunta dei leader dell’Unione europea a favore di una pace decisa insieme all’Ucraina. A chiederlo è un testo congiunto concordato nella notte dal presidente del Consiglio europeo e da tutti i Paesi membri, con l’Ungheria che successivamente ha preso le distanze. “Una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità, integrità territoriale e l'inviolabilità dei confini internazionali - così la dichiarazione - Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità”. A rafforzare il messaggio congiunto anche il commento di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, su X: “L'UE accoglie con favore l'impegno del presidente degli Stati Uniti per una pace giusta e duratura in Ucraina. Una pace che rispetti il diritto internazionale, la sovranità e l'integrità territoriale. I negoziati richiedono un cessate il fuoco o una riduzione delle ostilità. L'UE continuerà a sostenere il diritto dell'Ucraina a decidere autonomamente del proprio futuro”. Dalla presa di posizione europea, tuttavia, si è sfilato il premier ungherese Viktor Orban: niente “istruzioni dalla panchina” ha scritto su X rivolto ai leader europei. “Ad appena quattro giorni dal summit storico tra il presidente Trump e il presidente Putin, il Consiglio europeo ha tentato di diffondere una dichiarazione a nome di tutti i capi di stato e di governo dell'Ue”, così “ho deciso di condividere perché non ho potuto sostenere la dichiarazione a nome dell'Ungheria”. “La dichiarazione tenta di stabilire condizioni per un incontro a cui i leader dell'Ue non sono invitati - ha scritto Orban - il fatto che l'Ue sia stata lasciata da parte è già abbastanza triste e l'unica cosa che potrebbe peggiorare le cose sarebbe se iniziassimo a dare istruzioni dalla panchina. L'unica mossa sensata per i leader Ue è promuovere un summit Ue-Russia sulla base dell'incontro Usa-Russia”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato su X il testo condiviso dei leader europei: “Sono grato - ha scritto - per il loro chiaro sostegno alla nostra indipendenza, alla nostra integrità territoriale e proprio per un approccio così attivo alla diplomazia che può contribuire a porre fine a questa guerra con una pace dignitosa”. “In effetti - ha proseguito - sosteniamo tutti la determinazione del Presidente Trump e insieme dobbiamo definire posizioni che non consentano alla Russia di ingannare ancora una volta il mondo. Vediamo che l'esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, sta compiendo movimenti che indicano la preparazione per nuove operazioni offensive. In tali circostanze, è importante che l'unità del mondo non sia minacciata”. “Le questioni relative alla sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa vengono discusse da tutti noi insieme - ha concluso - Qualsiasi decisione deve contribuire alle nostre capacità di sicurezza comuni. E se la Russia si rifiuta di fermare le uccisioni, deve essere ritenuta responsabile. Finché continuano la guerra e l'occupazione, tutti noi insieme dobbiamo mantenere la nostra pressione: la pressione della forza, la pressione delle sanzioni, la pressione della diplomazia. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando. Pace attraverso la forza”.
Nel suo discorso serale, come riportato da Rbc Ucraina, il leader ucraino aveva già messo in guardia sul fatto che Mosca non sta preparando la tregua ma nuove offensive. Le sue parole arriverebbero dopo un rapporto di intelligence su quello che Vladimir Putin starebbe effettivamente preparando. “Non si sta certamente preparando per un cessate il fuoco - ha spiegato Zelensky - Putin è determinato solo a presentare l'incontro con l'America come una sua vittoria personale e a continuare ad agire come prima, a fare pressione sull'Ucraina come prima”, aggiungendo che “al contrario, stanno spostando le loro truppe e forze in modo da lanciare nuove operazioni offensive”.
Dalla Bbc è arrivata la notizia che migliaia di nordcoreani sarebbero stati mandati a lavorare per Mosca in condizioni di schiavitù. Secondo quanto appreso dall'emittente britannica, infatti, lo scopo sarebbe di colmare una grande carenza di manodopera, aggravata dalla guerra in Ucraina. Funzionari dell'intelligence sudcoreana hanno sottolineato alla Bbc che Mosca fa sempre più affidamento sui lavoratori della Corea del Nord, a causa della scarsità di persone, morte sul fronte o fuggite dalla Russia. Al riguardo, i sei lavoratori con cui la Bbc è entrata in contatto hanno parlato delle loro giornate lavorative, con sveglia alle 6 del mattino per costruire appartamenti fino alle 2 del mattino successivo, con solo due giorni liberi all'anno. A questo si aggiungono percosse, confinamento nei cantieri giorno e notte e sorveglianza continua da parte di agenti del Dipartimento di Sicurezza dello Stato nordcoreano. E ancora, notti in container sporchi e sovraffollati oppure sul pavimento di palazzi in costruzione senza ripari dal freddo. Intanto, il Servizio di Sicurezza Federale (Fsb) della Russia ha dichiarato di aver sventato un attacco terroristico nella regione di Mosca, organizzato dai servizi segreti dell’Ucraina. In una nota l’Fsb ha specificato che “durante le attività di ricerca operativa, è stato identificato un agente dei servizi speciali ucraini con lo pseudonimo di ‘Voron’, reclutato nel territorio di un Paese terzo”. Arrestato nella regione di Rostov, l’agenzia speciale federale ha fatto sapere che l’agente ha fabbricato un ordigno esplosivo artigianale e lo ha camuffato in un'auto acquistata con denaro “nemico”, chiarendo che gli è stata promessa la possibilità di tornare in Ucraina ed evitare la mobilitazione nell’esercito. Sul fronte, poi, continua l’avanzata russo nel Donetsk, circa 10 chilometri in due giorni lungo il fronte a nord-est di Pokrovsk. In particolare, Kiev ha confermato che sono in corso combattimenti intorno al villaggio di Kucheriv Yar. I droni ucraini, invece, hanno attaccato un impianto a Orenburg, in territorio russo, che produce elio per la missilistica. Secondo Rbc Ucraina sono state segnalate una serie di esplosioni nell'area dell'impianto, tra i più grandi in Europa. Nella notte, inoltre, è stato colpito un posto di comando russo nel Donetsk. L’esercito ucraino, fa sapere Rbc Ucraina citando un post su Telegram dello Stato maggiore di Kiev, ha colpito il posto di comando dell'85esima brigata motorizzata separata di fucilieri delle Forze armate russe. (12 AGO - gci)
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